Milano, 17 febbraio 2012
Mario Balotelli festeggiato dai compagni dopo la rete dell'1-1.
SuperMario e il compagno bersagliati dai tifosi del Porto durante la gara di Europa League. Il club inglese fa rapporto alla Uefa: scatta l'inchiesta.
Il Manchester City ha presentato un reclamo ufficiale alla Uefa per i cori razzisti che i tifosi (?) del Porto hanno riservato a Yaya Touré e, soprattutto, a Mario Balotelli durante tutta la sfida di ieri sera di Europa League, vinta dagli inglesi per 2 a 1 grazie ad un gol di Sergio Aguero (appena entrato al posto di SuperMario) a cinque minuti dalla fine. Secondo i dirigenti del City e i giornalisti presenti allo stadio di Oporto, i “buu” scimmieschi all’indirizzo dell’attaccante italiano (il più bersagliato dalla cattiveria portoghese) sono iniziati già nel primo tempo, salendo poi di tono al momento della sostituzione di Balotelli. Da qui l’immediato rapporto del City al delegato Uefa: ora scatterà l’inchiesta, con il Porto che rischia una multa salatissima nel caso in cui venisse accertata la colpevolezza dei beceri sulle tribune.
SUPERMARIO NON HA REAGITO — Malgrado SuperMario abbia sentito distintamente, e in almeno tre occasioni, quelle stupide offese rivolte contro di lui solo per il colore della sua pelle, l’attaccante è riuscito comunque a mantenere la calma e a non cadere nella provocazione portoghese: un comportamento che gli è valso i complimenti finali di Roberto Mancini. “Non ho sentito gli insulti perché ero troppo concentrato sulla partita – ha spiegato il tecnico –, ma Mario è un tipo tosto, ha un carattere forte ed è rimasto calmo. Prima della partita gli ho parlato, dicendogli come volevo che giocasse e di dimenticare tutto il resto e alla fine lui ha fatto molto bene e per noi è importante che continui a fare come questa sera”. Quanto alla gara, Mancini si è detto felicissimo della vittoria, ma resta prudente per il passaggio del turno: “credo che abbiamo il 60% di possibilità di andare avanti in Europa, ma il Porto è un top-team e al ritorno a Manchester sarà dura”.
TOURE’: IN PREMIER NON SUCCEDE — Se a fine partita Balotelli ha preferito evitare taccuini e telecamere, non così ha fatto il compagno di squadra Touré, pure lui bersaglio degli insulti. “Mario è diventato bravo a controllarsi di fronte ad episodi del genere – ha detto l’ivoriano, appena tornato dalla Coppa d’Africa –. Probabilmente all’estero non sono abituati a vedere un giocatore di colore, ecco perché tutti amano la Premier League: da noi cose come queste non succedono mai, perché i tifosi vengono allo stadio solo per divertirsi”.
Mario Balotelli festeggiato dai compagni dopo la rete dell'1-1.
SuperMario e il compagno bersagliati dai tifosi del Porto durante la gara di Europa League. Il club inglese fa rapporto alla Uefa: scatta l'inchiesta.
Il Manchester City ha presentato un reclamo ufficiale alla Uefa per i cori razzisti che i tifosi (?) del Porto hanno riservato a Yaya Touré e, soprattutto, a Mario Balotelli durante tutta la sfida di ieri sera di Europa League, vinta dagli inglesi per 2 a 1 grazie ad un gol di Sergio Aguero (appena entrato al posto di SuperMario) a cinque minuti dalla fine. Secondo i dirigenti del City e i giornalisti presenti allo stadio di Oporto, i “buu” scimmieschi all’indirizzo dell’attaccante italiano (il più bersagliato dalla cattiveria portoghese) sono iniziati già nel primo tempo, salendo poi di tono al momento della sostituzione di Balotelli. Da qui l’immediato rapporto del City al delegato Uefa: ora scatterà l’inchiesta, con il Porto che rischia una multa salatissima nel caso in cui venisse accertata la colpevolezza dei beceri sulle tribune.
SUPERMARIO NON HA REAGITO — Malgrado SuperMario abbia sentito distintamente, e in almeno tre occasioni, quelle stupide offese rivolte contro di lui solo per il colore della sua pelle, l’attaccante è riuscito comunque a mantenere la calma e a non cadere nella provocazione portoghese: un comportamento che gli è valso i complimenti finali di Roberto Mancini. “Non ho sentito gli insulti perché ero troppo concentrato sulla partita – ha spiegato il tecnico –, ma Mario è un tipo tosto, ha un carattere forte ed è rimasto calmo. Prima della partita gli ho parlato, dicendogli come volevo che giocasse e di dimenticare tutto il resto e alla fine lui ha fatto molto bene e per noi è importante che continui a fare come questa sera”. Quanto alla gara, Mancini si è detto felicissimo della vittoria, ma resta prudente per il passaggio del turno: “credo che abbiamo il 60% di possibilità di andare avanti in Europa, ma il Porto è un top-team e al ritorno a Manchester sarà dura”.
TOURE’: IN PREMIER NON SUCCEDE — Se a fine partita Balotelli ha preferito evitare taccuini e telecamere, non così ha fatto il compagno di squadra Touré, pure lui bersaglio degli insulti. “Mario è diventato bravo a controllarsi di fronte ad episodi del genere – ha detto l’ivoriano, appena tornato dalla Coppa d’Africa –. Probabilmente all’estero non sono abituati a vedere un giocatore di colore, ecco perché tutti amano la Premier League: da noi cose come queste non succedono mai, perché i tifosi vengono allo stadio solo per divertirsi”.