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NEW YORK,, 24 Febbraio 2012

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LeBron James, a destra, con Jeremy Lin: il primo ha dominato.

Miami domina NY, oscurando il play rivelazione, che stecca la gara. I Thunder superano i gialloviola e Denver, al 12° k.o. nelle ultime 16 partite, cade in casa con San Antonio,
LeBron James e compagni raffreddano l’incandescente Jeremy Lin e gli Heat superano senza problemi i Knicks. I Thunder hanno la meglio sui Lakers mentre gli Spurs passeggiano a Denver.

Miami-New York 102-88
Jeremy Lin torna sulla terra a Miami e i Knicks falliscono il loro esame di maturità contro la squadra più in forma della Nba. LeBron James e compagni fanno vivere una serata decisamente difficile a Lin, mettendolo sotto costante pressione e facendolo lavorare in difesa. Il nuovo idolo dei tifosi newyorchesi così fa grandissima fatica, incappa in troppi turnover (alla fine saranno otto) e litiga con il canestro, chiudendo con un bruttissimo 1/11 dal campo. Miami dopo essere andata al riposo avanti 51-47 cambia marcia nel terzo quarto e mette al sicuro il risultato conquistando con la personalità delle grandi squadre il suo ottavo successo consecutivo. “Per me questa è stata una lezione dalla quale spero di poter imparare il più possibile - dice alla fine Jeremy Lin prima di volare a Orlando per partecipare alla Rising Stars Challange - una dura lezione”. A impartirla al giocatore di New York ci pensano LeBron James (20 punti, nove rimbalzi, otto assist e cinque recuperi), e un ottimo Chris Bosh (25 punti e otto rimbalzi). Se Lin fatica, Carmelo Anthony e soprattutto un impalpabile Amare Stoudemire non danno mai l’impressione di poter competere davvero contro una compagine di primo piano come Miami. “Si tratta soltanto di una partita - commenta Mike D’Antoni - sicuramente noi non siamo ancora al loro livello. Miami e’ la squadra da battere nella Nba in questo momento”.
Miami: Bosh 25 (11/17), Wade 22, James 20. Rimbalzi: Haslem, James 9. Assist: James 8.
New York: Anthony 19 (6/19, 1/1). Rimbalzi: Chandler 9. Assist: Smith, David, Lin 3.

Atlanta-Orlando 83-78
I Magic giocano senza la giusta energia e si fanno superare dagli Hawks privi del loro miglior marcatore Joe Johnson. Ad Atlanta basta solo il minimo sindacale per avere la meglio su una squadra davvero deludente in attacco. I padroni di casa, guidati da Josh Smith, arrivano al +17, poi rallentano pericolosamente nel terzo quarto e permettono ai Magic di tornare in partita. Orlando però, dopo essere arrivata al -1 (69-68) subisce il ritorno dei padroni di casa che mettono al sicuro il risultato con i canestri di Willie Green.
Atlanta: J. Smith 22 (7/21, 1/1), Pargo 15. Rimbalzi: Pachulia 13, J. Smith 12. Assist: Hinrich, Pachulia 4.
Orlando: Redick 13 (3/6, 2/4). Rimbalzi: Howard 12. Assist: Turkoglu, Smith, Duhon 4.

Denver-San Antonio 99-114
Continuano i problemi per gli incerottati Nuggets che si devono arrendere anche agli Spurs. La truppa di Geroge Karl, falcidiata dagli infortuni, incassa contro San Antonio la sua 12ª sconfitta nelle ultime 16 gare, un ruolino di marcia davvero preoccupante, soprattutto considerato l’ottimo avvio di stagione. Gli alibi naturalmente non mancano, Denver comunque disputa un primo tempo davvero deludente concedendo ben 65 punti agli ospiti. Tony Parker e compagni arrivano al +28 e mettono i remi in barca. Gregg Popovich così riporta in panchina i suoi titolari ma i Nuggets tirano fuori l’orgoglio e tornano al -12 a metà dell’ultimo quarto. Il tecnico di San Antonio manda Tim Duncan sul parquet e gli Spurs riprendono in mano le redini del match andando a vincere in scioltezza.
Denver: Brewer 23 (7/12, 2/5), Miller 20, Afflalo 19. Rimbalzi: Harrington 9. Assist: Stone, Miller 7.
San Antonio: Blair 28 (12/21), Duncan 18, Jefferson 17, Parker, Green 16. Rimbalzi: Blair 12. Assist: Parker 12.

Oklahoma City-Los Angeles Lakers 100-85
Se Miami chiama, macinando successi, Oklahoma City risponde dominando i Lakers. La squadra di LA disputa un discreto primo tempo, nonostante la serata poco brillante in attacco di Andrew Bynum, ma cala vistosamente nella ripresa e non riesce più a tenere il passo di Kevin Durant e compagni. I Thunder, avanti 46-43 all’intervallo, prendono il controllo delle operazioni nel terzo quarto. La compagine californiana prova a rientrare in partita con tre canestri consecutivo di un Bynum fino a quel momento 2/12 dal campo e arriva al -7 a metà dell’ultimo quarto. Il gioco da tre di Westbrook e i canestri di Harden e Perkins però condannano i Lakers.
Oklahoma City: Durant 33 (10/14, 2/8), Westbrook 19, Harden 16. Rimbalzi: Ibaka 13. Assist: Westbrook, Durant 6.
Los Angeles Lakers: Bryant 24 (7/21, 0/3), Gasol 22. Rimbalzi: Bynum 12. Assist: World Peace 5

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