LIVORNO - Un camionista di 50 anni è stato sbranato dai alcuni cani randagi. L’uomo è stato trovato questa mattina steso per terra in via dell’Arnaccio, prima del Biscottino, a Collesalvetti (Livorno).
La vittima è Vito Guastella, siciliano, che lavorava per la ditta Marco Polo. In base alle prime ricostruzioni dei carabinieri, il camionista stava agganciando un rimorchio quando è stato aggredito. L'uomo avrebbe tentato di scappare dalla ferocia dei cani, ma il suo tentativo è stato inutile.
Lo ha trovato, privo di vita, la donna delle pulizie dell’azienda che, intorno alle 10.45, lo ha visto a terra. Sul posto i carabinieri di Collesalvetti, i militari del nucleo investigativo per i rilievi, il medico legale, Damiano Marra e il pm Gianfranco Petralia. Inutili i soccorsi dell’ambulanza inviata dal 118: il medico non ha potuto fare nulla. L’autopsia chiarirà le esatte cause del decesso.
L'uomo sarebbe stato ancora vivo al momento dell'aggressione del branco di cani. Emerge dai primi accertamenti dei carabinieri. Secondo una prima ricostruzione dell'Arma l'autista, Vito Guastella, che lavorava per la ditta Marco Polo di Alcamo (Trapani), stava lavorando per agganciare il rimorchio alla motrice quando sarebbe stato attaccato dal branco. Sempre stando ai primi rilievi le tracce di sangue e i brandelli dell'abbigliamento dell'uomo (la cintura è stata spezzata a metà) sarebbero state trovate in un'area di svariati metri quadrati. Ad accorgersi di quanto accaduto un altro dipendente della ditta la cui attenzione è stata attirata dal camion della vittima che si trovava fermo con il motore acceso. Sulle cause del decesso la Procura ha comunque disposto l'autopsia.
La vittima è Vito Guastella, siciliano, che lavorava per la ditta Marco Polo. In base alle prime ricostruzioni dei carabinieri, il camionista stava agganciando un rimorchio quando è stato aggredito. L'uomo avrebbe tentato di scappare dalla ferocia dei cani, ma il suo tentativo è stato inutile.
Lo ha trovato, privo di vita, la donna delle pulizie dell’azienda che, intorno alle 10.45, lo ha visto a terra. Sul posto i carabinieri di Collesalvetti, i militari del nucleo investigativo per i rilievi, il medico legale, Damiano Marra e il pm Gianfranco Petralia. Inutili i soccorsi dell’ambulanza inviata dal 118: il medico non ha potuto fare nulla. L’autopsia chiarirà le esatte cause del decesso.
L'uomo sarebbe stato ancora vivo al momento dell'aggressione del branco di cani. Emerge dai primi accertamenti dei carabinieri. Secondo una prima ricostruzione dell'Arma l'autista, Vito Guastella, che lavorava per la ditta Marco Polo di Alcamo (Trapani), stava lavorando per agganciare il rimorchio alla motrice quando sarebbe stato attaccato dal branco. Sempre stando ai primi rilievi le tracce di sangue e i brandelli dell'abbigliamento dell'uomo (la cintura è stata spezzata a metà) sarebbero state trovate in un'area di svariati metri quadrati. Ad accorgersi di quanto accaduto un altro dipendente della ditta la cui attenzione è stata attirata dal camion della vittima che si trovava fermo con il motore acceso. Sulle cause del decesso la Procura ha comunque disposto l'autopsia.