Roma, 04 marzo 2012
Luis Enrique, 41 anni, alla prima esperienza sulla panchina della Roma.
L'allenatore della Roma, dopo il secondo derby di fila perso in questa stagione, di nuovo in inferiorità numerica: "Degli arbitri non parlo mai però per una volta vorrei giocare il derby in undici contro undici. Sono molto deluso". Luis Enrique perde la pazienza, e dopo la sconfitta della Roma nel derby se la prende con l'espulsione di Stekelenburg al 7'. "La regola del rigore più espulsione è troppo 'castigo', ma non è per me il momento di parlare di questo. Ma non so cosa ho fatto per meritare questa *****...". Così l'allenatore descrive il suo stato d'animo dopo il secondo derby di fila perso in questa stagione. Un altro vissuto in inferiorità numerica, così come all'andata. Ed è questo il grande rammarico del tecnico della Roma: "Qualche volta vorrei giocare il derby in undici - spiega a Sky, riferendosi anche al rosso diretto a Kjaer all'andata -. Sono molto deluso, pensavamo di poter vincere facendo tutto il nostro meglio contro una squadra forte ed importante come la Lazio. Invece tutto è sfumato dopo 5 minuti per l'espulsione di Stekelenburg". Espulsione del portiere olandese, rigore di Hernandes e stracittadina tutta in salita. "Degli arbitri non parlo mai - ribadisce Luis Enrique - però, ripeto, per una volta vorrei giocare il derby in undici contro undici, cosa che non è successo nemmeno oggi". Non tutto, però, è da addebitare alle decisioni arbitrali di Bergonzi nell'1-2 subito dai biancocelesti: "Facciamo errori infantili, l'espulsione viene da uno sbaglio che non si deve commettere ma che può succedere in partite così intense. Ai miei, però, non posso imputare nulla, hanno dato tutto, cercando sino alla fine un pareggio che non è mai arrivato. Mi spiace per i nostri tifosi, avevano voglia di aiutarci".
Luis Enrique, 41 anni, alla prima esperienza sulla panchina della Roma.
L'allenatore della Roma, dopo il secondo derby di fila perso in questa stagione, di nuovo in inferiorità numerica: "Degli arbitri non parlo mai però per una volta vorrei giocare il derby in undici contro undici. Sono molto deluso". Luis Enrique perde la pazienza, e dopo la sconfitta della Roma nel derby se la prende con l'espulsione di Stekelenburg al 7'. "La regola del rigore più espulsione è troppo 'castigo', ma non è per me il momento di parlare di questo. Ma non so cosa ho fatto per meritare questa *****...". Così l'allenatore descrive il suo stato d'animo dopo il secondo derby di fila perso in questa stagione. Un altro vissuto in inferiorità numerica, così come all'andata. Ed è questo il grande rammarico del tecnico della Roma: "Qualche volta vorrei giocare il derby in undici - spiega a Sky, riferendosi anche al rosso diretto a Kjaer all'andata -. Sono molto deluso, pensavamo di poter vincere facendo tutto il nostro meglio contro una squadra forte ed importante come la Lazio. Invece tutto è sfumato dopo 5 minuti per l'espulsione di Stekelenburg". Espulsione del portiere olandese, rigore di Hernandes e stracittadina tutta in salita. "Degli arbitri non parlo mai - ribadisce Luis Enrique - però, ripeto, per una volta vorrei giocare il derby in undici contro undici, cosa che non è successo nemmeno oggi". Non tutto, però, è da addebitare alle decisioni arbitrali di Bergonzi nell'1-2 subito dai biancocelesti: "Facciamo errori infantili, l'espulsione viene da uno sbaglio che non si deve commettere ma che può succedere in partite così intense. Ai miei, però, non posso imputare nulla, hanno dato tutto, cercando sino alla fine un pareggio che non è mai arrivato. Mi spiace per i nostri tifosi, avevano voglia di aiutarci".
