Il tecnico torna sulla rete annullata al Milan contro la Juve: «In casi come quello o si usa la tecnologia o gli arbitri di porta come in Champions»
MILANO - Massimiliano Allegri si augura che il 'gol fantasmà non convalidato al Milan contro la Juventus "non abbia un peso nella volata scudetto". L'allenatore rossonero è tornato sulla vicenda notando che "in quei casi o si usa la tecnologia o gli arbitri di porta come in Champions. Invece è troppo difficile valutare un fuorigioco con la tecnologia". - "Diciamo che i nostri giocatori hanno esultato e quelli della Juventus si sono fermati - ha ricordato Allegri durante la tavola rotonda 'La gestione dei campioni: allenatori a confrontò organizzata dal Gruppo lombardo giornalisti sportivi -. È stata una decisione sbagliata ma fa parte del gioco, ce ne saranno altre da una parte e dall'altra: anche se era una situazione molto chiara non è facile, credo stiano ancora discutendo se Pepe era in fuorigioco o meno... Dopo le partite bisognerebbe parlare più di tecnica e tattica che delle decisioni di arbitri e assistenti". La tensione è troppo elevata? "Da parte nostra sicuramente no. Ma vedo che molti si mettono a fare dossier e nessuno mette mai in risalto le decisioni a favore. Di certo - ha concluso - noi abbiamo subito un episodio come quello di Muntari in una partita decisiva, speriamo non abbia peso nella volata scudetto".
CASSANO - Riavere Cassano per il finale di stagione del Milan e regalarlo alla Nazionale per l'Europeo. È la speranza di Massimiliano Allegri, convinto che l'attaccante barese "stesse vivendo la migliore annata della sua carriera a livello fisico e tecnico: stava giocando in una grande squadra e con campioni come nostri al fianco era tutto più facile". "Prandelli sta aprendo un ciclo importante, Balotelli, Rossi e Cassano sono giovani", ha osservato Allegri: "Spagna e Germania sono le squadre più forti, ma l'Italia farà un buon Europeo: ha potenzialità, Prandelli sta facendo un buon lavoro. Speriamo di dargli anche Cassano, che sarebbe un acquisto importante per noi nel finale di stagione e per Italia".
IL CONSIGLIO DI ANCELOTTI - "Sii te stesso". Questo è il suggerimento lasciato in eredità da Carlo Ancelotti a Massimiliano Allegri, suo successore sulla panchina del Milan. "Mi disse di ricordarmi di essere me stesso, riuscendoci sarei riuscito a gestire i campioni", ha raccontato Allegri nel corso della tavola rotonda 'La gestione dei campioni: allenatori a confrontò organizzata dal Gruppo lombardo giornalisti sportivi, con il coach dell'EA7 Emporio Armani Milano Sergio Scariolo e Giorgio Rondelli, allenatore di atletica leggera. "È importante conoscere in fretta i giocatori, per capire quando usare bastone e carota. Io ho alle spalle una società importante, e questo è un vantaggio", ha spiegato Allegri, che si è confrontato con i colleghi sulla decisione dell'allenatore della Roma Luis Enrique di lasciare in tribuna De Rossi per un ritardo alla riunione tecnica. "Se c'è un regolamento si applica", è la tesi di Scariolo. "C'è la società che vigila su certi atteggiamenti - ha notato Allegri -. Ai ragazzi dico che serve rispetto fra loro. Può capitare che qualcuno arrivi 5' in ritardo, ma dipende se è una regola o un'eccezione. Anche noi abbiamo un regolamento interno, poi c'è chi lo rispetta più e meno".
CASSANO - Riavere Cassano per il finale di stagione del Milan e regalarlo alla Nazionale per l'Europeo. È la speranza di Massimiliano Allegri, convinto che l'attaccante barese "stesse vivendo la migliore annata della sua carriera a livello fisico e tecnico: stava giocando in una grande squadra e con campioni come nostri al fianco era tutto più facile". "Prandelli sta aprendo un ciclo importante, Balotelli, Rossi e Cassano sono giovani", ha osservato Allegri: "Spagna e Germania sono le squadre più forti, ma l'Italia farà un buon Europeo: ha potenzialità, Prandelli sta facendo un buon lavoro. Speriamo di dargli anche Cassano, che sarebbe un acquisto importante per noi nel finale di stagione e per Italia".
IL CONSIGLIO DI ANCELOTTI - "Sii te stesso". Questo è il suggerimento lasciato in eredità da Carlo Ancelotti a Massimiliano Allegri, suo successore sulla panchina del Milan. "Mi disse di ricordarmi di essere me stesso, riuscendoci sarei riuscito a gestire i campioni", ha raccontato Allegri nel corso della tavola rotonda 'La gestione dei campioni: allenatori a confrontò organizzata dal Gruppo lombardo giornalisti sportivi, con il coach dell'EA7 Emporio Armani Milano Sergio Scariolo e Giorgio Rondelli, allenatore di atletica leggera. "È importante conoscere in fretta i giocatori, per capire quando usare bastone e carota. Io ho alle spalle una società importante, e questo è un vantaggio", ha spiegato Allegri, che si è confrontato con i colleghi sulla decisione dell'allenatore della Roma Luis Enrique di lasciare in tribuna De Rossi per un ritardo alla riunione tecnica. "Se c'è un regolamento si applica", è la tesi di Scariolo. "C'è la società che vigila su certi atteggiamenti - ha notato Allegri -. Ai ragazzi dico che serve rispetto fra loro. Può capitare che qualcuno arrivi 5' in ritardo, ma dipende se è una regola o un'eccezione. Anche noi abbiamo un regolamento interno, poi c'è chi lo rispetta più e meno".