VICENZA - È durato un'ora oggi in Veneto l'incubo di una riedizione della tragedia di Vermicino. Ma la paura per la sorte di una bambina di 3 anni, caduta in un pozzetto di 4-5 metri di profondità vicino a casa, a Santorso (Vicenza), si è sciolta quando i pompieri sono riusciti a riportare la piccola in superficie, dopo averla assicurata con una corda. La bambina è stata ricoverata in ospedale, a Thiene (Vicenza), con contusioni e il sospetto di una frattura, ma non è in pericolo di vita. Forse la tenera età le farà superare con il tempo il terrore di questi 60 minuti trascorsi al buio, nell'acqua, sul fondo di un buco che le si è aperto sotto i piedi mentre vicino a casa stava attraversando una zona di garage seminterrati. La piccola era in compagnia di altre persone, che all'improvviso non l'hanno più vista. Subito dopo hanno sentito le urla, e cercandola l'hanno individuata sul fondo del pozzetto. Piangeva, si agitava nell'acqua del fondo e chiedeva di uscire. I genitori, in preda al panico, hanno subito chiamato i carabinieri e i medici del Suem. Mentre si attendeva l'arrivo dei soccorsi i genitori hanno sempre mantenuto il contatto visivo con la bambina, che tuttavia era terrorizzata. Il pozzo, forse una punto di raccolta dell'acqua piovana, doveva essere chiuso con un coperto di calcestruzzo. È da appurare se fosse assente, o se - per qualche causa - si sia rotto al passaggio della bambina. Dopo circa un'ora di intervento, i vigili del fuoco di Vicenza e di Arzignano (Vicenza) sono riusciti a riportare la bambina in superficie. Spetterà ai carabinieri di Schio far luce su eventuali responsabilità per l'incidente.