SEPANG (Malesia), 26 marzo 2012
Al Cavallino nessuno si illude dopo il trionfo di Alonso a Sepang. Domenicali: "In condizioni normali la vittoria non è possibile, ma questo successo dimostra che è una stagione dove tutto può accadere". Fry: "La F2012 cambia comportamento in base alle condizioni"
Sepang, le emozioni del GP.
Se non fosse piovuto pochi minuti prima del via e la gara fosse stata asciutta? Se Button non avesse tamponato Karthikeyan? Se Hamilton non avesse quasi spento la macchina al pit stop? Se Perez non avesse commesso quell'errore quando era nella scia della Ferrari? Ma anche un altro "se", forse ancora più importante: e se Fernando Alonso avesse sempre una F2012 sul livello degli avversari? È pieno di tanti "se" il giorno dopo la fantastica vittoria dello spagnolo a Sepang. La gioia per una gara in cui tutto ha funzionato bene si mescola alla consapevolezza che c'è ancora tanto da fare. Sette tifosi dieci cui abbiamo chiesto il valore di questo successo sono certi che gran parte del merito sia da attribuirsi alle eccezionali condizioni in cui si è gareggiato. Per tre settimane, però, a Maranello si potrà lavorare con tanta motivazione in più per migliorare la rossa, sorridendo guardando la classifica iridata.
INCREDIBILE — Senza illusioni, comunque, come ammette lo stesso team principal Stefano Domenicali: “È stato un successo incredibile - ha detto il capo della scuderia - assolutamente inatteso ma non per questo meno bello. Fernando è stato straordinario, guidando con freddezza e determinazione, riuscendo a tirare fuori tutto il meglio possibile da questa vettura e da condizioni meteorologiche molto variabili". Allo spagnolo sono arrivati anche i complimenti del suo estimatore più celebre, Flavio Briatore: "Penso che quella di ieri sia stata una delle gare più belle di Alonso, considerando la macchina che aveva. Ha fatto i primi 8 giri sotto la pioggia da manuale con una macchina non perfetta e ha fatto la differenza".
MOTIVAZIONE — Ora serve lavorare con ancora più convinzione per mettere nelle mani del campione asturiano una vettura più competitiva: "La vittoria non cambia di una virgola la nostra situazione - dice Domenicali - sappiamo che in questo momento non abbiamo una macchina competitiva per lottare per la vittoria in condizioni normali e che dobbiamo lavorare moltissimo per recuperare. È chiaro che questo successo ci deve dare ancora più motivazione perché dimostra che questo è un campionato incertissimo, dove tutto può accadere. Un piccolo progresso di prestazione può farci fare un bel passo avanti rispetto ad altre squadre".
SALISCENDI — Quello che ha colpito è stato il vedere il saliscendi nelle prestazioni della F2012. Una vettura in difficoltà in tutte le sessioni su asciutto, in gara su pista umida è parsa assolutamente tra le migliori. Per poi andare di nuovo in calo dai trequarti di gara al punto che Sergio Perez, dotato di una Sauber, ha fatto davvero tremare i tifosi del Cavallino. La conferma arriva dal direttore tecnico, Pat Fry: "La F2012 sembra comportarsi in maniera molto diversa a seconda delle condizioni in cui si trova a girare - ha detto - ci sono stati dei momenti in cui era assolutamente competitiva, altri in cui era in difficoltà. Avevamo già visto a Melbourne il venerdì che sull’asfalto umido la situazione non era male e a Sepang è andata ancora meglio. Alla fine Perez era molto veloce anche perché le sue dure lavoravano meglio in quelle condizioni rispetto alle medie di Fernando. Un altro fattore decisivo è stato il lavoro ai box e al muretto: in ogni pit-stop Fernando è riuscito o a guadagnare delle posizioni oppure a restare davanti agli inseguitori". Insomma, tanta soddisfazione ma anche tanto sano realismo: le difficoltà di Felipe Massa, finito lontanissimo, sono lì a lasciar intendere il tanto lavoro che aspetta i tecnici.
Al Cavallino nessuno si illude dopo il trionfo di Alonso a Sepang. Domenicali: "In condizioni normali la vittoria non è possibile, ma questo successo dimostra che è una stagione dove tutto può accadere". Fry: "La F2012 cambia comportamento in base alle condizioni"
Sepang, le emozioni del GP.
Se non fosse piovuto pochi minuti prima del via e la gara fosse stata asciutta? Se Button non avesse tamponato Karthikeyan? Se Hamilton non avesse quasi spento la macchina al pit stop? Se Perez non avesse commesso quell'errore quando era nella scia della Ferrari? Ma anche un altro "se", forse ancora più importante: e se Fernando Alonso avesse sempre una F2012 sul livello degli avversari? È pieno di tanti "se" il giorno dopo la fantastica vittoria dello spagnolo a Sepang. La gioia per una gara in cui tutto ha funzionato bene si mescola alla consapevolezza che c'è ancora tanto da fare. Sette tifosi dieci cui abbiamo chiesto il valore di questo successo sono certi che gran parte del merito sia da attribuirsi alle eccezionali condizioni in cui si è gareggiato. Per tre settimane, però, a Maranello si potrà lavorare con tanta motivazione in più per migliorare la rossa, sorridendo guardando la classifica iridata.
INCREDIBILE — Senza illusioni, comunque, come ammette lo stesso team principal Stefano Domenicali: “È stato un successo incredibile - ha detto il capo della scuderia - assolutamente inatteso ma non per questo meno bello. Fernando è stato straordinario, guidando con freddezza e determinazione, riuscendo a tirare fuori tutto il meglio possibile da questa vettura e da condizioni meteorologiche molto variabili". Allo spagnolo sono arrivati anche i complimenti del suo estimatore più celebre, Flavio Briatore: "Penso che quella di ieri sia stata una delle gare più belle di Alonso, considerando la macchina che aveva. Ha fatto i primi 8 giri sotto la pioggia da manuale con una macchina non perfetta e ha fatto la differenza".
MOTIVAZIONE — Ora serve lavorare con ancora più convinzione per mettere nelle mani del campione asturiano una vettura più competitiva: "La vittoria non cambia di una virgola la nostra situazione - dice Domenicali - sappiamo che in questo momento non abbiamo una macchina competitiva per lottare per la vittoria in condizioni normali e che dobbiamo lavorare moltissimo per recuperare. È chiaro che questo successo ci deve dare ancora più motivazione perché dimostra che questo è un campionato incertissimo, dove tutto può accadere. Un piccolo progresso di prestazione può farci fare un bel passo avanti rispetto ad altre squadre".
SALISCENDI — Quello che ha colpito è stato il vedere il saliscendi nelle prestazioni della F2012. Una vettura in difficoltà in tutte le sessioni su asciutto, in gara su pista umida è parsa assolutamente tra le migliori. Per poi andare di nuovo in calo dai trequarti di gara al punto che Sergio Perez, dotato di una Sauber, ha fatto davvero tremare i tifosi del Cavallino. La conferma arriva dal direttore tecnico, Pat Fry: "La F2012 sembra comportarsi in maniera molto diversa a seconda delle condizioni in cui si trova a girare - ha detto - ci sono stati dei momenti in cui era assolutamente competitiva, altri in cui era in difficoltà. Avevamo già visto a Melbourne il venerdì che sull’asfalto umido la situazione non era male e a Sepang è andata ancora meglio. Alla fine Perez era molto veloce anche perché le sue dure lavoravano meglio in quelle condizioni rispetto alle medie di Fernando. Un altro fattore decisivo è stato il lavoro ai box e al muretto: in ogni pit-stop Fernando è riuscito o a guadagnare delle posizioni oppure a restare davanti agli inseguitori". Insomma, tanta soddisfazione ma anche tanto sano realismo: le difficoltà di Felipe Massa, finito lontanissimo, sono lì a lasciar intendere il tanto lavoro che aspetta i tecnici.