Il Mago segna 26 punti ai Nuggets, che aspettano Gallinari per riprendere la corsa verso i playoff: l'esterno degli Hornets ne mette 22 ai "suoi" Warriors
ROMA, 29 marzo - Danilo Gallinari dovrebbe rientrare tra dieci giorni dall'infortunio alla mano che sta seriamente minando la corsa dei Nuggets verso i playoff, nel frattempo è Andrea Bargnani a brillare proprio contro Denver (105-96). Il Mago segna 26 punti con 7/14 al tiro e sorpassa quota 6.000 punti nella sua carriera NBA, raggiungendo il quarto posto nella classifica di sempre dei marcatori dei Raptors: 26 punti anche per Ty Lawson, incontenibile per i primi tre quarti (85-85). Nell'ultimo periodo i Raptors riescono finalmente a limitare la museruola al playmaker dei Nuggets, che non segneranno un canestro dal campo negli ultimi 8'26", e a chiudere la partita con un parzialone di 17-2.
GRANDE BELI - Marco Belinelli torna da avversario a far visita alla Oracle Arena e lo fa da grande protagonista: l'azzurro segna 22 punti (season-high pareggiato) aggiungendo 6 assist e 9/13 dal campo trascinando alla vittoria gli Hornets (87-102) , peraltro pesantemente condizionati dalle lunga lunga lista di assenti. Ottima anche la prestazione di Carl Landry, partito in quintetto per i forfait di Kaman e Ayon, con 20 punti a referto, lo stesso bottino realizzato da Jarrett Jack che aggiunge anche 9 assist.
BULLS INARRESTABILI - Out Derrick Rose per l'ottava partita consecutiva, i Bulls dimostrano di essere una squadra eccellente pur senza il loro leader approfittando anche dell'evidente stanchezza degli Hawks (77-98), alla quinta partita in 6 giorni.Chicago si impone facilmente alla Philips Arena prendendo il largo nel secondo quarto e spegnendo con un parziale di 20-8 nel terzo periodo l'ultima rimonta dei padroni di casa. A guidare i Bulls, che dall'arco chiude con 9/16 dopo aver segnato le prime 7 conclusioni, ci sono i 22 punti di Deng e i 20 con 9 rimbalzi di Boozer. Ottimo l'impatto di Taj Gibson, 19 punti e 6 rimbalzi: le seconde linee di Chicago (doppia cifra anche per Lucas) producono 37 punti, contro i soli 23 degli avversari.
KNICKS E CELTICS OK - Senza Amare Stoudemire e Jeremy Lin, è stato Carmelo Anthony (nonostante una zoppia molto evidente) a guidare i Knicks nel prezioso successo contro i Magic (108-86). Melo mette a referto 25 punti in 26', lanciando New York a una vittoria che porta a due gare e mezzo il vantaggio su Milwaukee per l'ultimo posto dei playoff nella Eastern Conference: i Knicks limitano Howard a 12 punti (4/7 al tiro) e 5 rimbalzi con 6 palle perse, e grazie a un parziale di 65-30 nei due quarti centrali (21-0 nel mezzo) chiudono i giochi prima dell'ultimo mini-riposo. Eccezionale la prestazione di Iman Shumpert, partito titolare al fianco di Baron Davis: il rookie mette a referto il suo career-high con 25 punti. Terza vittoria consecutiva per i Celtics, che nonostante l'assenza di Ray Allen (caviglia) battono Utah, che peraltro era stata capace di recuperare dal -18 rimediato nel secondo quarto per impattare a 11' dalla fine: è stato Kevin Garnett a ispirare il nuovo parziale per la squadra di Doc Rivers, completando una doppia-doppia da 23 punti e 10 rimbalzi. Per compensare l'assenza di Allen servono arrivano i 20 punti di Paul Pierce e i 19 di Brandon Bass: Boston aggancia Philadelphia in testa all'Atlantic Division mentre Utah scivola a 27-24, stesso record di Houston e Denver, tre squadre per le ultime due piazze ad Ovest.
GRANDE BELI - Marco Belinelli torna da avversario a far visita alla Oracle Arena e lo fa da grande protagonista: l'azzurro segna 22 punti (season-high pareggiato) aggiungendo 6 assist e 9/13 dal campo trascinando alla vittoria gli Hornets (87-102) , peraltro pesantemente condizionati dalle lunga lunga lista di assenti. Ottima anche la prestazione di Carl Landry, partito in quintetto per i forfait di Kaman e Ayon, con 20 punti a referto, lo stesso bottino realizzato da Jarrett Jack che aggiunge anche 9 assist.
BULLS INARRESTABILI - Out Derrick Rose per l'ottava partita consecutiva, i Bulls dimostrano di essere una squadra eccellente pur senza il loro leader approfittando anche dell'evidente stanchezza degli Hawks (77-98), alla quinta partita in 6 giorni.Chicago si impone facilmente alla Philips Arena prendendo il largo nel secondo quarto e spegnendo con un parziale di 20-8 nel terzo periodo l'ultima rimonta dei padroni di casa. A guidare i Bulls, che dall'arco chiude con 9/16 dopo aver segnato le prime 7 conclusioni, ci sono i 22 punti di Deng e i 20 con 9 rimbalzi di Boozer. Ottimo l'impatto di Taj Gibson, 19 punti e 6 rimbalzi: le seconde linee di Chicago (doppia cifra anche per Lucas) producono 37 punti, contro i soli 23 degli avversari.
KNICKS E CELTICS OK - Senza Amare Stoudemire e Jeremy Lin, è stato Carmelo Anthony (nonostante una zoppia molto evidente) a guidare i Knicks nel prezioso successo contro i Magic (108-86). Melo mette a referto 25 punti in 26', lanciando New York a una vittoria che porta a due gare e mezzo il vantaggio su Milwaukee per l'ultimo posto dei playoff nella Eastern Conference: i Knicks limitano Howard a 12 punti (4/7 al tiro) e 5 rimbalzi con 6 palle perse, e grazie a un parziale di 65-30 nei due quarti centrali (21-0 nel mezzo) chiudono i giochi prima dell'ultimo mini-riposo. Eccezionale la prestazione di Iman Shumpert, partito titolare al fianco di Baron Davis: il rookie mette a referto il suo career-high con 25 punti. Terza vittoria consecutiva per i Celtics, che nonostante l'assenza di Ray Allen (caviglia) battono Utah, che peraltro era stata capace di recuperare dal -18 rimediato nel secondo quarto per impattare a 11' dalla fine: è stato Kevin Garnett a ispirare il nuovo parziale per la squadra di Doc Rivers, completando una doppia-doppia da 23 punti e 10 rimbalzi. Per compensare l'assenza di Allen servono arrivano i 20 punti di Paul Pierce e i 19 di Brandon Bass: Boston aggancia Philadelphia in testa all'Atlantic Division mentre Utah scivola a 27-24, stesso record di Houston e Denver, tre squadre per le ultime due piazze ad Ovest.