Il tecnico nerazzurro: «Non ho parole da dire ai tifosi. Bisogna star vicini alla squadra perché noi daremo tutto per dare una soddisfazione ai nostri supporters. Io mi sento bene, sono soddisfatto e pronto per il Genoa. In questa squadra ci sono grandissimi professionisti»
MILANO - In attesa del debutto in Serie A di domani contro il Genoa, Andrea Stramaccioni ha confidato le sue sensazioni.
Com'è andata la prima settimana?
Sono soddisfatto. Credo sia stata una settimana positiva in cui abbiamo lavoro e in cui ci siamo cominciati a conoscere. Sono pronto per domani.
Se potesse dire a un tifoso dell'Inter perché essere fiducioso, cosa direbbe?
Basta parlare, basta promesse. Diamo una risposta sul campo, questo direi ai tifosi. Questa è la voglia mia e dei ragazzi che sono professionisti pazzeschi. La squadra vuole girare il trend negativo dell'ultimo periodo. Ai tifosi dico solo di starci vicini. Da domani daremo tutto e anche qualcosa in più per vincere.
Com'è stato lo stacco tra la prima squadra e la Primavera?
Sono stato accolto da professionisti di alto livello e credo che hanno sempre dato il massimo. Avrebbero tanto il massimo con qualunque allenatore il presidente avrebbe scelto. Sono soddisfatto del lavoro in settimana, ma anche se non sono esperto, la settimana diventa buona o meno buona dopo il risultato di domani.
Che Inter sarà quella di Stramaccioni?
Ho iniziato a lavorare cercando di mettere in campo le mie idee. E' ovvio che non ho la presunzione di poter incidere in 5 giorni sul lavoro.
Vedremo la miglior Inter possibile al 1° aprile. Metterò in campo le mie idee e il mio lavoro. Lo farò sempre. Speriamo di vedere una buona Inter.
Come sta Zarate?
Un allenatore deve fare una media tra quello che è stato fino a prima del suo arrivo e le sue idee. In campo davanti l'Inter ha tanta qualità. E'
giusto che la qualità stia in campo. Mauro ha qualità indiscusse e se non le ha fatte vedere c'è un motivo. A me però interessa il presente, per questo schiererò gli undici che ho visto meglio.
Cosa si dice quando va a casa davanti allo specchio e pensa a quello che le è successo in settimana?
Sono un ragazzo semplice e mi conoscerete piano piano. Sono orgoglioso e lo sarò per tutti i giorni da qui alla fine. Ringrazio il presidente e ora voglio far bene con questa maglia e con questi ragazzi che mi hanno dato risposte importanti. Io come uomo rimango sempre lo stesso.
Cosa chiederà alla squadra domani?
Di dare un segnale che noi ci siamo, che molte cose che sono state dette le vogliamo smentire. C'è un solo modo per riuscirci: far risultato. Zero parole, zero promesse e fare risultato.
Domani alle 15 sarà l'emozione più grande da come farà questo lavoro?
Non lo so. L'emozione più grande è quella di entrare nello spogliatoio e ho fatto più fatica a fare. In campo io mi sento a mio agio e la concentrazione, la professionalità e la voglia di far bene prenderanno il sopravvento. In gara ci sono delle variabili che nessuno può prevedere, ma se durante la settimana hai lavorato bene sei più sereno.
Le è arrivato qualche messaggio di in bocca al lupo particolare. Per esempio quello di Mourinho?
Non penso che Mourinho sappia neppure chi sono... La fase dei grazie e dei benvenuto è finita. Ora pensiamo all'Inter e fare risultato. Pensiamo solo al campo.
Cosa ha chiesto alla squadra in settimana?
Sono un allenatore che sta subentrando in una squadra di campioni. Ho messo in campo il mio modo di lavorare, “calibrato” su questi prototipi di giocatori con il mio staff che è per metà composto da miei collaboratori e persone che lavorano da tanto all'Inter. Fin da domani dobbiamo fare l'Inter, fare una partita da Inter o quanto meno provarci. Non lo dice Stramaccioni, ma tutti i giocatori dell'Inter.
A 36 anni esordisce in A. E' arrivato troppo tardi o al momento giusto a questo traguardo?
(La sedia di Stramaccioni si abbassa improvvisamente) La sedia si è sgonfiata sul troppo tardi. Un caso? Anche la sedia ha avuto una sorta di repulsione... Sarei ipocrita se direi di essere arrivato all'Inter per guidare la prima squadra. Il mio sogno era quello di fare l'allenatore professionista, fin da quando alla Roma lavoravo ancora la mattina.
Guarin può giocare dall'inizio o a partita in corso?
Guarin è un ragazzo d'oro e sta lavorando benissimo. Le sue qualità ci faranno molto comodo. Ha un fisico particolare: ha un motore potente che ha avuto bisogno di un po' più di tempo per tornare al massimo.
Moratti oggi le ha detto la stessa cose cose dell'incontro di lunedì scorso?
La sua presenza è stata molto gradita e ci ha fatto capire quanto tutta la famiglia dell'Inter è unita intorno alla squadra. Il fatto che il presidente sia stata qua e si sia intrattenuto con me e con la squadra è stato importante.
Si sente un vincente dopo i risultati ottenuti nelle giovanili?
I vincenti sono stati i giovani che andavano in campo, non l'allenatore.
Io do il mio contributo affinché facciano bene. Un calcio di rigore, a volte, può darti un'etichetta come è successo nella finale di Londra con l'Ajax. Mi definisco un allenatore che sta crescendo e che ora ha una grande possibilità. Ora voglio dare il mio contributo all'Inter e dimostrare che mi merito questa possibilità.
Avete lavorato sulle disattenzioni in difesa?
Abbiamo lavorato sodo e preparato ogni dettaglio. I ragazzi li ho trovati bene, ma ora conta il risultato.
Qual è l'obiettivo che le è stato chiesto? La qualificazione alle prossime coppe? Lanciare più giovani?
Mi hanno chiesto di battere il Genoa. Stramaccioni e tutta la squadra pensano a battere il Genoa. Non so neppure con chi giochiamo la partita successiva.
Quanto peseranno le assenze di Sneijder, Maicon e Alvarez?
Gli undici che andranno in campo saranno i migliori che potrò schierare. Ci dispiace per le assenze, ma andrà in campo la miglior Inter possibile.
Livaja è tra i convocati e poi ci sono 4 portieri. Perché?
Julio Cesar sta bene e ha grande voglia di dare il suo contributo. Di Gennaro ci ha dato un premio per la convocazione della Next Gen Series e gli ho voluto dare un premio.
Che squadra è il Genoa?
Ho cercato di vedere tutte le partite da quando ha cambiato allenatore. A Roma e in casa con la Fiorentina ha mostrato grande personalità. Tiene il ritmo alto e davanti ha giocatori di grande livello.
I CONVOCATI - Andrea Stramaccioni ha convocato 21 nerazzurri in vista di Inter-Genoa, gara valida per la 30a giornata della Serie A, in programma domani allo stadio "Giuseppe Meazza" alle ore 15. L'allenatore nerazzurro dovrà fare a meno di Maicon, Alvarez e Sneijder. Questi i convocati. Portieri: 1 Julio Cesar, 12 Luca Castellazzi, 21 Paolo Orlandoni, 91 Raffaele Di Gennaro. Difensori: 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 23 Andrea Ranocchia, 25 Walter Samuel, 26 Cristian Chivu, 37 Davide Faraoni, 55 Yuto Nagatomo. Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 14 Fredy Guarin, 18 Andrea Poli, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi. Attaccanti: 7 Giampaolo Pazzini, 9 Diego Forlan, 22 Diego Milito, 28 Mauro Zarate, 88 Marko Livaja.
Com'è andata la prima settimana?
Sono soddisfatto. Credo sia stata una settimana positiva in cui abbiamo lavoro e in cui ci siamo cominciati a conoscere. Sono pronto per domani.
Se potesse dire a un tifoso dell'Inter perché essere fiducioso, cosa direbbe?
Basta parlare, basta promesse. Diamo una risposta sul campo, questo direi ai tifosi. Questa è la voglia mia e dei ragazzi che sono professionisti pazzeschi. La squadra vuole girare il trend negativo dell'ultimo periodo. Ai tifosi dico solo di starci vicini. Da domani daremo tutto e anche qualcosa in più per vincere.
Com'è stato lo stacco tra la prima squadra e la Primavera?
Sono stato accolto da professionisti di alto livello e credo che hanno sempre dato il massimo. Avrebbero tanto il massimo con qualunque allenatore il presidente avrebbe scelto. Sono soddisfatto del lavoro in settimana, ma anche se non sono esperto, la settimana diventa buona o meno buona dopo il risultato di domani.
Che Inter sarà quella di Stramaccioni?
Ho iniziato a lavorare cercando di mettere in campo le mie idee. E' ovvio che non ho la presunzione di poter incidere in 5 giorni sul lavoro.
Vedremo la miglior Inter possibile al 1° aprile. Metterò in campo le mie idee e il mio lavoro. Lo farò sempre. Speriamo di vedere una buona Inter.
Come sta Zarate?
Un allenatore deve fare una media tra quello che è stato fino a prima del suo arrivo e le sue idee. In campo davanti l'Inter ha tanta qualità. E'
giusto che la qualità stia in campo. Mauro ha qualità indiscusse e se non le ha fatte vedere c'è un motivo. A me però interessa il presente, per questo schiererò gli undici che ho visto meglio.
Cosa si dice quando va a casa davanti allo specchio e pensa a quello che le è successo in settimana?
Sono un ragazzo semplice e mi conoscerete piano piano. Sono orgoglioso e lo sarò per tutti i giorni da qui alla fine. Ringrazio il presidente e ora voglio far bene con questa maglia e con questi ragazzi che mi hanno dato risposte importanti. Io come uomo rimango sempre lo stesso.
Cosa chiederà alla squadra domani?
Di dare un segnale che noi ci siamo, che molte cose che sono state dette le vogliamo smentire. C'è un solo modo per riuscirci: far risultato. Zero parole, zero promesse e fare risultato.
Domani alle 15 sarà l'emozione più grande da come farà questo lavoro?
Non lo so. L'emozione più grande è quella di entrare nello spogliatoio e ho fatto più fatica a fare. In campo io mi sento a mio agio e la concentrazione, la professionalità e la voglia di far bene prenderanno il sopravvento. In gara ci sono delle variabili che nessuno può prevedere, ma se durante la settimana hai lavorato bene sei più sereno.
Le è arrivato qualche messaggio di in bocca al lupo particolare. Per esempio quello di Mourinho?
Non penso che Mourinho sappia neppure chi sono... La fase dei grazie e dei benvenuto è finita. Ora pensiamo all'Inter e fare risultato. Pensiamo solo al campo.
Cosa ha chiesto alla squadra in settimana?
Sono un allenatore che sta subentrando in una squadra di campioni. Ho messo in campo il mio modo di lavorare, “calibrato” su questi prototipi di giocatori con il mio staff che è per metà composto da miei collaboratori e persone che lavorano da tanto all'Inter. Fin da domani dobbiamo fare l'Inter, fare una partita da Inter o quanto meno provarci. Non lo dice Stramaccioni, ma tutti i giocatori dell'Inter.
A 36 anni esordisce in A. E' arrivato troppo tardi o al momento giusto a questo traguardo?
(La sedia di Stramaccioni si abbassa improvvisamente) La sedia si è sgonfiata sul troppo tardi. Un caso? Anche la sedia ha avuto una sorta di repulsione... Sarei ipocrita se direi di essere arrivato all'Inter per guidare la prima squadra. Il mio sogno era quello di fare l'allenatore professionista, fin da quando alla Roma lavoravo ancora la mattina.
Guarin può giocare dall'inizio o a partita in corso?
Guarin è un ragazzo d'oro e sta lavorando benissimo. Le sue qualità ci faranno molto comodo. Ha un fisico particolare: ha un motore potente che ha avuto bisogno di un po' più di tempo per tornare al massimo.
Moratti oggi le ha detto la stessa cose cose dell'incontro di lunedì scorso?
La sua presenza è stata molto gradita e ci ha fatto capire quanto tutta la famiglia dell'Inter è unita intorno alla squadra. Il fatto che il presidente sia stata qua e si sia intrattenuto con me e con la squadra è stato importante.
Si sente un vincente dopo i risultati ottenuti nelle giovanili?
I vincenti sono stati i giovani che andavano in campo, non l'allenatore.
Io do il mio contributo affinché facciano bene. Un calcio di rigore, a volte, può darti un'etichetta come è successo nella finale di Londra con l'Ajax. Mi definisco un allenatore che sta crescendo e che ora ha una grande possibilità. Ora voglio dare il mio contributo all'Inter e dimostrare che mi merito questa possibilità.
Avete lavorato sulle disattenzioni in difesa?
Abbiamo lavorato sodo e preparato ogni dettaglio. I ragazzi li ho trovati bene, ma ora conta il risultato.
Qual è l'obiettivo che le è stato chiesto? La qualificazione alle prossime coppe? Lanciare più giovani?
Mi hanno chiesto di battere il Genoa. Stramaccioni e tutta la squadra pensano a battere il Genoa. Non so neppure con chi giochiamo la partita successiva.
Quanto peseranno le assenze di Sneijder, Maicon e Alvarez?
Gli undici che andranno in campo saranno i migliori che potrò schierare. Ci dispiace per le assenze, ma andrà in campo la miglior Inter possibile.
Livaja è tra i convocati e poi ci sono 4 portieri. Perché?
Julio Cesar sta bene e ha grande voglia di dare il suo contributo. Di Gennaro ci ha dato un premio per la convocazione della Next Gen Series e gli ho voluto dare un premio.
Che squadra è il Genoa?
Ho cercato di vedere tutte le partite da quando ha cambiato allenatore. A Roma e in casa con la Fiorentina ha mostrato grande personalità. Tiene il ritmo alto e davanti ha giocatori di grande livello.
I CONVOCATI - Andrea Stramaccioni ha convocato 21 nerazzurri in vista di Inter-Genoa, gara valida per la 30a giornata della Serie A, in programma domani allo stadio "Giuseppe Meazza" alle ore 15. L'allenatore nerazzurro dovrà fare a meno di Maicon, Alvarez e Sneijder. Questi i convocati. Portieri: 1 Julio Cesar, 12 Luca Castellazzi, 21 Paolo Orlandoni, 91 Raffaele Di Gennaro. Difensori: 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 23 Andrea Ranocchia, 25 Walter Samuel, 26 Cristian Chivu, 37 Davide Faraoni, 55 Yuto Nagatomo. Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 14 Fredy Guarin, 18 Andrea Poli, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi. Attaccanti: 7 Giampaolo Pazzini, 9 Diego Forlan, 22 Diego Milito, 28 Mauro Zarate, 88 Marko Livaja.