Howard, ko con i Knicks e rottura con Van Gundy

Continua la crisi dei Magic, dominati in casa da New York e al centro di un caso mediatico: il coach ha dichiarato pubblicamente che "Superman" lo vuole cacciare

ROMA, 6 aprile - Quinta sconfitta consecutiva per i Magic, che cedono a New York 80-96 e continuano a non vedere la luce in fondo al loro tunnel. Dall'altra parte i Knicks ottengono una vittoria molto preziosa in ottica playoff grazie ai 19 punti di Carmelo Anthony (anche se con percentuali non altissime, ovvero 4/11, 2/5), mentre Tyson Chandler chiude in doppia doppia con 12 punti e 12 rimbalzi. Bene anche il ritrovato Toney Douglas (15). Dopo una buona partenza dei Magic, i Knicks hanno preso il il comando delle operazioni nel secondo quarto, chiuso 33-23. Invisibili i Magic, apparentemente allo sbando, peraltro privi di Ryan Anderson e con un Hedo Turkoglu costretto a uscire dal campo nel secondo quarto a causa di una ferita sotto l’occhio destro. Pessima la serata di Dwight Howard, 4/8 da 2 e 0/3 dalla lunetta in 40 minuti, per un totale di 8 punti. Poche ore prima, ovvero al termine della sessione di tiro mattutina, i media avevano assistito all'incredibile teatrino in conferenza stampa tra Van Gundy e lo stesso Howard. «Dwight ha chiesto il mio licenziamento. Persone nel management mi hanno detto che è così. Io sono qui per fare il mio lavoro: se mi cacciano, me ne vado a casa e faccio altro: sarà comunque una bella giornata». Nello stesso istante è arrivato Howard, che ignaro di quanto appena dichiarato da Van Gundy, l'ha abbracciato calorosamente prima di cadere in un legittimo quanto giustificato imbarazzo: «Perchè dovrei chiedere il licenziamento di Stan quando mancano 12 partite al termine della stagione? Io sono un giocatore, non il general manager, il proprietario o il presidente». L'oscena prestazione offerta contro New York lascia pensare che al momento "Superman" non sia neanche più un giocatore di alto livello…

BOSTON KO - Riprende invece a vincere Chicago, che si impone su Boston (93-86) grazie a un Luol Deng da 26 punti (9/17 dal campo, 8-8 dalla lunetta): per i biancoverdi non basta la prova di Paul Pierce (22 punti), mentre Carlos Boozer e Kevin Garnett hanno chiuso in doppia doppia (12 14 per il primo, 12 14 per il secondo). Ancora fuori Derrick Rose per problemi muscolari, i Bulls continuano a dimostrarsi una squadra con tanto carattere, capace anche di rimontare il -13 del secondo quarto contro i Celtics: il pareggio è arrivato sul 58-58, poi il sorpasso con la tripla di Watson. Dopo la sconfitta nel derby, si riprendono anche i Clippers (85-93 sui Kings). L'acuto è di Randy Foye, che chiude la gara mettendo 20 punti a referto. I Kings tengono fino al 23-23 ma poi la squadra di Vinny Del ***** opera il primo break. Sacramento si illude tornando in testa sul 79-78 grazie alla tripla di Fredette, ma poi Foye prende per mano i suoi e regala ai Clippers un successo importante anche sotto il profilo psicologico. Quarta sconfitta di fila per Washington: contro i Pistons (terzo successo di fila) non basta John Wall (28 4) a risollevare le sorti dei Wizards. Sotto di 20 a 9' dalla sirena, Washington torna a spaventare Detroit (-7) ma dalla lunetta Ben Wallace chiude il conto realizzando un inatteso 5/6 (26% in stagione…).

ok :O

Ok :o