(AGI) - Napoli, 16 apr. - Valter Lavitola "corruttore internazionale" e "mediatore tra aziende italiane e il governo di Panama". I pm di Napoli formulano nuove accuse nei confronti dell'ex direttore de 'L'Avanti' arrestato a Roma dopo il suo rientro in Italia in aereo da Buenos Aires. La procura gli ha notificato un'ordinanza di custodia cautelare per corruzione internazionale in riferimento a presunte tangenti a Panama per l'appalto di costruzioni di carceri. L'ex direttore de "L'Avanti", inoltre, insieme al senatore Sergio De Gregorio, per il quale e' stata inoltrata al Senato la richiesta di autorizzazione all'arresto, e' indagato per truffa e frode fiscale sui finanziamenti pubblici all'editoria.
A Lavitola, De Gegorio e altri quattro indagati si contesta, sempre in relazione alla vicenda di fondi per l'editoria erogati a "L'Avanti" in virtu' di dichiarazioni di copie vendute non corrispondenti al vero, anche l'accusa di associazione a delinquere. Lavitola avrebbe reso possibile un'intesa tra il consorzio Svemark, per la realizzazione a Panama di quattro carceri modulari, e quel governo sudamericano con un ruolo di mediatore perche' accreditato sia presso il governo di Panama che presso le autorita' italiane. Secondo il procuratore aggiunto Francesco Greco, le tangenti promesse da Lavitola a politici panamensi per l'aggiudicazione di questo appalto all'impresa veneta hanno un valore di circa 28 milioni di euro, mentre "le somme effettivamente corrisposte sono state individuate in 530 mila euro e 140 mila dollari".
L'affare poi salto' perche' Lavitola venne coinvolto in indagini legate ad un presunto giro di escort. Quello sulle mazzette panamensi e' un secondo filone d'indagine portato avanti dalla procura partenopea attraverso la Digos, relativo al reato di corruzione internazionale, reato commesso nell'interesse di aziende italiane che operano anche in quello Stato sudamericano.
L'altro filone d'indagine, che vede coinvolto il senatore Sergio De Gregorio, riguarda la testata "L'Avanti" e i contributi percepiti per la legge sull'editoria dal 1997 erogati alla societa' editrice International Press, incassati attraverso "frequente ricorso alla produzione di documentazione proveniente da societa' collegate agli indagati, o comunque compiacenti, attestante spese in realta' mai sostenute, come ad esempio quelle relative allo strillonaggio". Le indagini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza per reati che vanno dall'associazione per delinquere alla bancarotta fraudolenta, al riciclaggio, sono relative a contributi ottenuti per oltre 23 milioni di euro, somme "illecitamente incassate", e "successivamente distratte dalle casse della societa' editrice e destinate prevalentemente a soggetti domiciliati all'estero attraverso il ricorso anche in questo caso a documenti contabili circa costi mai effettivamente sostenuti".
VACANZE "ALL INCLUSIVE" A PRESIDENTE E MINISTRI PANAMA
Soggiorni "all inclusive" pagati da Lavitola al presidente del Panama, Ricardo Martinelli, due ministri, ed anche ad un quarto uomo, un rappresentante della Corte Suprema di Panama, tutti con le rispettive mogli e compagne. "Le camere dell'albergo venivano prenotate da Maria Claudia Ioannucci, ex deputato del Pdl e membro del Cda di Poste Italia spa, che si trovava in vacanza sull'isola mentre Lavitola era a Procida con moglie e figli", scrive il gip Dario Gallo nell'ordinanza di custodia cautelare. "Le vacanze avvenivano tutte a spese di Lavitola che organizzava il soggiorno dal 18 al 21 agosto". In particolare c'e' una conversazione telefonica, la numero 2082 del 7 agosto del 2011 dove Lavitola discute a lungo con la Ioannucci proprio del soggiorno che gli costera' 36mila euro, ovvero 2 mila euro a notte. Ma oltre al soggiorno, l'ex direttore dell'"Avanti" si preoccupa anche del "benessere" dei suoi illustri ospiti provvedendo anche a noleggiare una barca e sborsando 7 mila euro per due giorni, importo pagato con un bonifico bancario. Circostanze queste ritenute "chiave" dall'accusa per contestare "il ruolo indispensabile di intermediario nell'attivita' corruttiva svolta da Lavitola".
(AGI) .