Il ciclone calcioscommesse investe con un rumore assordante anche Antonio Conte, il tecnico della Juve dei miracoli che domani sera si gioca contro la Roma una parte importante della stagione. L'allenatore dei bianconeri è stato coinvolto nelle indagini da un suo ex giocatore, Filippo Carobbio, che l'anno scorso vestiva la maglia del Siena guidato proprio dallo stesso Conte. Ha detto Carobbio agli inquirenti che l'hanno convocato più volte in procura per fare luce sulle tante ramificazioni dell'affaire che sta provocando scossoni impressionanti e imprevedibili nel calcio italiano: "Antonio Conte sapeva delle combine".
L'ex centrocampista della squadra toscana è convinto che l'attuale numero uno della Juventus fosse a conoscenza di quanto veniva deciso negli spogliatoi del malaffare. Per Carobbio, Conte sapeva, come molti altri.
Ad oggi sono almeno 5 le gare del Siena della passata stagione al vaglio degli inquirenti: Novara-Siena 2-2, Siena-Piacenza 2-3, Siena-Sassuolo 4-0, Siena-Ascoli 3-0 e Albinoleffe-Siena 1-0. Secondo fonti vicine alla procura, la partita che più di altre potrebbe mettere nei guai Conte sarebbe Novara-Siena del primo maggio 2011. Entrambe le formazioni avevano già un piede in serie A. Meglio, i toscani erano ormai sicuri di aver staccato il pass per la categoria superiore. I piemontesi, invece, avevano bisogno di fare punti per conservare il terzo posto in classifica e giocarsi tutto ai playoff.
Dai verbali degli interrogatori di Carobbio, la verità presunta di uno dei testimoni chiave, insieme con l'ex difensore Carlo Gervasoni, dell'intera impalcatura che sorregge le indagini. Dice Carobbio agli inquirenti: "In occasione di Novara-Siena venni contattato da Gegic e Ilievski i quali proponevano un risultato diverso dal pari o un pari con over. Risposi che non ero interessato e che non avrei neanche giocato (ndr, entrò nel secondo tempo). Ci fu un contatto tra Vitiello del Siena e Drascek del Novara nella hall dell'albergo che ospitava noi del Siena". Per Carobbio, i due riuscirono a convincere i rispettivi compagni di squadra. Insomma, la combine era servita. Ma c'è di più, e qui arriva il nome di Conte.
Sì, perché secondo Carobbio i giocatori del Siena informarono l'attuale tecnico della Juve di quanto sarebbe successo in campo. E Conte non avrebbe denunciato alcunché. Tuttavia, non si sa ancora nulla della reazione dell'allenatore. Una mancanza non da poco, come si può facilmente immaginare. Per intenderci, cosa disse e cosa fece dopo aver appreso la notizia? Si oppose fermamente, prendendo le distanze da una decisione che non condivideva assolutamente, oppure fece spallucce e lasciò fare? Dalla risposta a questi interrogativi, il possibile destino sportivo di Conte, che potrebbe venire chiamato nei prossimi giorni a fornire la sua versione a proposito. L'omessa denuncia di una truffa di questo genere vale almeno un anno di stop.
Ad oggi sono almeno 5 le gare del Siena della passata stagione al vaglio degli inquirenti: Novara-Siena 2-2, Siena-Piacenza 2-3, Siena-Sassuolo 4-0, Siena-Ascoli 3-0 e Albinoleffe-Siena 1-0. Secondo fonti vicine alla procura, la partita che più di altre potrebbe mettere nei guai Conte sarebbe Novara-Siena del primo maggio 2011. Entrambe le formazioni avevano già un piede in serie A. Meglio, i toscani erano ormai sicuri di aver staccato il pass per la categoria superiore. I piemontesi, invece, avevano bisogno di fare punti per conservare il terzo posto in classifica e giocarsi tutto ai playoff.
Dai verbali degli interrogatori di Carobbio, la verità presunta di uno dei testimoni chiave, insieme con l'ex difensore Carlo Gervasoni, dell'intera impalcatura che sorregge le indagini. Dice Carobbio agli inquirenti: "In occasione di Novara-Siena venni contattato da Gegic e Ilievski i quali proponevano un risultato diverso dal pari o un pari con over. Risposi che non ero interessato e che non avrei neanche giocato (ndr, entrò nel secondo tempo). Ci fu un contatto tra Vitiello del Siena e Drascek del Novara nella hall dell'albergo che ospitava noi del Siena". Per Carobbio, i due riuscirono a convincere i rispettivi compagni di squadra. Insomma, la combine era servita. Ma c'è di più, e qui arriva il nome di Conte.
Sì, perché secondo Carobbio i giocatori del Siena informarono l'attuale tecnico della Juve di quanto sarebbe successo in campo. E Conte non avrebbe denunciato alcunché. Tuttavia, non si sa ancora nulla della reazione dell'allenatore. Una mancanza non da poco, come si può facilmente immaginare. Per intenderci, cosa disse e cosa fece dopo aver appreso la notizia? Si oppose fermamente, prendendo le distanze da una decisione che non condivideva assolutamente, oppure fece spallucce e lasciò fare? Dalla risposta a questi interrogativi, il possibile destino sportivo di Conte, che potrebbe venire chiamato nei prossimi giorni a fornire la sua versione a proposito. L'omessa denuncia di una truffa di questo genere vale almeno un anno di stop.