Garlasco, ricorso in Cassazione contro Stasi
Il pg: «La ferocia del delitto era dovuta a un rapporto consolidato».
Il procuratore generale di Milano Laura Barbaini, martedì 24 aprile, ha fatto ricorso in Cassazione contro la sentenza della seconda sezione della Corte d'assise d'appello di Milano che il 6 dicembre scorso ha confermato l'assoluzione di Alberto Stasi dall'accusa di aver ucciso Chiara Poggi, la sua fidanzata massacrata a Garlasco il 13 agosto 2007.
Nel ricorso, il pg ha sottolineato che la sentenza impugnata esclude in modo incongruo dal compendio complessivo delle risultanze una serie di dati, relegandoli al ruolo di mere congetture o supposizioni personalistiche. Vengono invocati, secondo il pg, scenari alternativi di cui ci si limita ad affermare la pari compatibilità con il complessivo quadro probatorio.
ILLOGICO IL TERZO SCONOSCIUTO. È priva di logica secondo l'accusa l'ipotesi del terzo sconosciuto o del ladro occasionale. Un'ipotesi che, per il pg, non spiega la ferocia con cui Chiara è stata colpita e uccisa.
Una ferocia che trova ragione in un'emotività esasperata, configurabile solo in un contesto di rapporti personali profondi e contrastati.
Il pg: «La ferocia del delitto era dovuta a un rapporto consolidato».
Il procuratore generale di Milano Laura Barbaini, martedì 24 aprile, ha fatto ricorso in Cassazione contro la sentenza della seconda sezione della Corte d'assise d'appello di Milano che il 6 dicembre scorso ha confermato l'assoluzione di Alberto Stasi dall'accusa di aver ucciso Chiara Poggi, la sua fidanzata massacrata a Garlasco il 13 agosto 2007.
Nel ricorso, il pg ha sottolineato che la sentenza impugnata esclude in modo incongruo dal compendio complessivo delle risultanze una serie di dati, relegandoli al ruolo di mere congetture o supposizioni personalistiche. Vengono invocati, secondo il pg, scenari alternativi di cui ci si limita ad affermare la pari compatibilità con il complessivo quadro probatorio.
ILLOGICO IL TERZO SCONOSCIUTO. È priva di logica secondo l'accusa l'ipotesi del terzo sconosciuto o del ladro occasionale. Un'ipotesi che, per il pg, non spiega la ferocia con cui Chiara è stata colpita e uccisa.
Una ferocia che trova ragione in un'emotività esasperata, configurabile solo in un contesto di rapporti personali profondi e contrastati.