Donna dichiarata morta, poliziotto la salva
Per i medici i movimenti del torace erano dovuti solo a spasmi.
Una storia incredibile, che stava per concludersi nel peggiore dei modi. Ecco perché il presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari, Leoluca Orlando, ha deciso di vederci chiaro.
Orlando ha chiesto una relazione all'assessore alla sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, su quanto accaduto ad una donna dichiarata deceduta, mentre in realtà era ancora viva.
TUTTO MERITO DEL POLIZIOTTO. Il suo cuore aveva smesso di battere da un'ora, i medici avevano constatato il decesso il magistrato rilasciato il nullaosta alla sepoltura ed era già in arrivo l'impresa di pompe funebri.
Poi la donna ha ripreso a respirare e ad accorgersene è stato un poliziotto, a cui deve la sua salvezza. L'agente ha tentato di convincere i medici che c'era qualcosa di strano, ma nessuno gli dava retta. Così ha dovuto chiamare un'altra ambulanza per far portare la malcapitata in ospedale a Bergamo, dove è stata ricoverata nel reparto di rianimazione, in condizioni critiche, ma viva.
I movimenti del torace era stati bolati come spasmi dovuti alla rianimazione
«Siamo di fronte a una situazione assolutamente eccezionale» spiega Oliviero Valoti, responsabile del 118 di Bergamo.
Secondo le prime ricostruzioni un'ex bancaria di 69 anni originaria di Fiume, da anni residente in Italia si è sentita male per una crisi respiratoria mentre era a casa da sola, ma ha avuto il tempo di avvisare il suo medico e il 118.
I medici hanno cominciato le tecniche di rianimazione, ma poi ne hanno decretato la morte. In seguito però l'agente di una volante, accorso sul posto, si è accorto che qualcosa non quadrava.
Ha notato che la donna si muoveva e tentava di chiudere i pugni. «Guardi che si muove, questa donna è ancora viva» ha allora gridato l'agente richiamando l'attenzione del medico di base.
ORA È IN TERAPIA INTENSIVA. Il capo di gabinetto della questura, Angelo Re ha riferito che «Il poliziotto ha notato dei leggeri movimenti del torace e ha dubitato subito della morte della donna, ma si è sentito rispondere che si trattavano degli ultimi spasmi, dovuti a un tentativo di rianimazione».
A quel punto l'agente ha chiamato un'altra ambulanza che ha portato la signora in ospedale. La donna, già affetta da una grave malattia neurologica che la costringe sulla sedia a rotelle, è tuttora ricoverata in terapia intensiva.
Le sue condizioni di salute sono ancora molto gravi.
Per i medici i movimenti del torace erano dovuti solo a spasmi.
Una storia incredibile, che stava per concludersi nel peggiore dei modi. Ecco perché il presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari, Leoluca Orlando, ha deciso di vederci chiaro.
Orlando ha chiesto una relazione all'assessore alla sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, su quanto accaduto ad una donna dichiarata deceduta, mentre in realtà era ancora viva.
TUTTO MERITO DEL POLIZIOTTO. Il suo cuore aveva smesso di battere da un'ora, i medici avevano constatato il decesso il magistrato rilasciato il nullaosta alla sepoltura ed era già in arrivo l'impresa di pompe funebri.
Poi la donna ha ripreso a respirare e ad accorgersene è stato un poliziotto, a cui deve la sua salvezza. L'agente ha tentato di convincere i medici che c'era qualcosa di strano, ma nessuno gli dava retta. Così ha dovuto chiamare un'altra ambulanza per far portare la malcapitata in ospedale a Bergamo, dove è stata ricoverata nel reparto di rianimazione, in condizioni critiche, ma viva.
I movimenti del torace era stati bolati come spasmi dovuti alla rianimazione
«Siamo di fronte a una situazione assolutamente eccezionale» spiega Oliviero Valoti, responsabile del 118 di Bergamo.
Secondo le prime ricostruzioni un'ex bancaria di 69 anni originaria di Fiume, da anni residente in Italia si è sentita male per una crisi respiratoria mentre era a casa da sola, ma ha avuto il tempo di avvisare il suo medico e il 118.
I medici hanno cominciato le tecniche di rianimazione, ma poi ne hanno decretato la morte. In seguito però l'agente di una volante, accorso sul posto, si è accorto che qualcosa non quadrava.
Ha notato che la donna si muoveva e tentava di chiudere i pugni. «Guardi che si muove, questa donna è ancora viva» ha allora gridato l'agente richiamando l'attenzione del medico di base.
ORA È IN TERAPIA INTENSIVA. Il capo di gabinetto della questura, Angelo Re ha riferito che «Il poliziotto ha notato dei leggeri movimenti del torace e ha dubitato subito della morte della donna, ma si è sentito rispondere che si trattavano degli ultimi spasmi, dovuti a un tentativo di rianimazione».
A quel punto l'agente ha chiamato un'altra ambulanza che ha portato la signora in ospedale. La donna, già affetta da una grave malattia neurologica che la costringe sulla sedia a rotelle, è tuttora ricoverata in terapia intensiva.
Le sue condizioni di salute sono ancora molto gravi.