Si è conclusa con l'obbligo di un maxi risarcimento la vicenda della bambina australiana che, nel 2007, quando aveva sette anni, mangiando un pasto a base di pollo in un fast food, contrasse la salmonellosi rimanendo gravemente handicappata. La Corte suprema di Sydney ha condannato il colosso del fast food Kentucky Fried Chicken (KFC) a versare 8 mln di dollari australiani (6,9 mln di euro) alla famiglia di Monika Samaan, che allora aveva 7 anni.
Dopo aver mangiato il chicken twister, pollo e insalata avvolti in una focaccina, tutta la famiglia era finita in ospedale. Ma mentre per i genitori e il fratello la vicenda non aveva avuto grosse conseguenze, Monika era rimasta in coma per 6 mesi e contrasse encefalopatia e quadriplegia spastica, con gravi handicap cognitivi, di linguaggio e di mobilità.
L'avvocato di famiglia, George Vlahakis, ha sottolineato come il risarcimento fosse "assolutamente necessario" perché la disabilità della ragazza ha esaurito le scarse risorse della famiglia e il suo accudimento è sempre più difficile per i familiari.
La Corte ha stabilito che i pezzetti di pollo erano stati contaminati per la "negligenza di uno o più dipendenti della ditta". Kfc ha indicato l'intenzione di presentare appello per difendere la propria reputazione.
Dopo aver mangiato il chicken twister, pollo e insalata avvolti in una focaccina, tutta la famiglia era finita in ospedale. Ma mentre per i genitori e il fratello la vicenda non aveva avuto grosse conseguenze, Monika era rimasta in coma per 6 mesi e contrasse encefalopatia e quadriplegia spastica, con gravi handicap cognitivi, di linguaggio e di mobilità.
La Corte ha stabilito che i pezzetti di pollo erano stati contaminati per la "negligenza di uno o più dipendenti della ditta". Kfc ha indicato l'intenzione di presentare appello per difendere la propria reputazione.