Non è stata un'ottima idea andare negli uffici di Massimo Moratti a Milano parcheggiando l'auto a 200 metri dall'ingresso della Saras, l'azienda del patron dell'Inter. Aurelio De Laurentiis voleva approfittare dell'assemblea di Lega per incontrare il collega nerazzurro, ma i giornalisti che sempre campeggiano sotto gli uffici hanno indotto il patron azzurro a fare dietrofront e ad organizzare l'appuntamento altrove, con tanto di dichiarazioni poco convincenti per sdrammatizzare.
Ma di cosa hanno parlato De Laurentiis e Moratti? L'Inter vuole Lavezzi, e ora il club nerazzurro ha fatto intendere di avere la parola del giocatore e di non poter esercitare la clausola, d'accordo con l'argentino (per lui quadriennale da quattro milioni). Moratti mette sul piatto soldi, più il cartellino di Pandev (non riscatto) e quello di un altro giocatore, un giovane. De Laurentiis fin'ora ha frenato, ma di fronte alla volontà manifesta del Pocho di andare via la clausola potrebbe saltare davvero.
Il presidente del Napoli, però, chiederà a Lavezzi un chiarimento esplicito, forse addirittura pubblico, sulla sua volontà di andare via o meno da Napoli. Solo a quel punto la clausola andrebbe all'aria e la trattativa potrebbe finalmente cominciare: De Laurentiis punta su Pandev, ma vicino vorrebbe un calciatore importante, come Ranocchia. Resterebbe alla finestra il Psg, che invece ha pronti i 31 milioni di dollari richiesti dalla postilla. Tuttavia tra Parigi e Milano il Pocho preferirebbe il capoluogo lombardo, piazza a lui gradita, dove non avrebbe problemi con la lingua e dove ha già casa da un paio di anni (in realtà di proprietà della compagna) nella quale spesso e volentieri trascorre alcuni giorni di relax.
Il presidente del Napoli, però, chiederà a Lavezzi un chiarimento esplicito, forse addirittura pubblico, sulla sua volontà di andare via o meno da Napoli. Solo a quel punto la clausola andrebbe all'aria e la trattativa potrebbe finalmente cominciare: De Laurentiis punta su Pandev, ma vicino vorrebbe un calciatore importante, come Ranocchia. Resterebbe alla finestra il Psg, che invece ha pronti i 31 milioni di dollari richiesti dalla postilla. Tuttavia tra Parigi e Milano il Pocho preferirebbe il capoluogo lombardo, piazza a lui gradita, dove non avrebbe problemi con la lingua e dove ha già casa da un paio di anni (in realtà di proprietà della compagna) nella quale spesso e volentieri trascorre alcuni giorni di relax.