Anonymous attacca Equitalia e Trenitalia
Gli hacker ai riscossori: «Ferocia inaudita», alle Ferrovie: «No Tav».
Ennesimo attacco hacker da parte di Anonymous contro i siti istituzionali. A finire nel mirino nell'ultimo fine settimana Trenitalia e Equitalia.
Un colpo che è andato a sommarsi a quello di mercoledì 7 marzo al sito ufficiale del Vaticano.
Domenica 12 marzo l'affondo: «Siete un'anomalia tutta italiana», ha accusato Anonymous che ha rimarcato come le cartelle siano spesso errate e come il rapporto tra i blocchi attuati da Equitalia e il dovuto dal cittadino siano sproporzionati. «Un azienda in teoria pubblica che si occupa della riscossione di (presunti) tributi dovuti all'Agenzia delle Entrate, che attuate con una ferocia inaudita e con pratiche quantomeno opinabili. Impiegate mesi, spesso anni, per le più banali notifiche, facendo così lievitare a dismisura gli interessi dovuti».
TRENITALIA: «TAV? OPERA INUTILE». Sabato 10 era invece stata la volta delle Ferrovie dello Stato: già alle 6 del mattino il sito di Trenitalia aveva ceduto sotto il quantitativo massiccio di richieste d'accesso.
Le motivazioni dell'attacco sarebbero da ricercare nel regime di monopolio di Trenitalia, nella cancellazione degli Intercity notturni e nella Tav: «Che sia un'opera (la Tav, ndr) inutile è innegabile: la tratta attuale è utilizzata a meno del 30%», vi sono si legge nel comunicato «evidenti infiltrazioni di stampo mafioso» e «la presenza di amianto e materiali radioattivi su cui non sono stati fatti sufficienti test, comporta un enorme rischio sia per chi vive sul territorio della Val di Susa (già martoriato) sia per chi ci lavorerà. Non è stato imparato nulla dal processo eternit?».
Entrambi i siti sono tornati operativi nel giro di qualche decina di minuti, ma la portata dell'operazione, secondo Anonymous, dovrebbe avere allertato le autorità.
Gli hacker ai riscossori: «Ferocia inaudita», alle Ferrovie: «No Tav».
Ennesimo attacco hacker da parte di Anonymous contro i siti istituzionali. A finire nel mirino nell'ultimo fine settimana Trenitalia e Equitalia.
Un colpo che è andato a sommarsi a quello di mercoledì 7 marzo al sito ufficiale del Vaticano.
Domenica 12 marzo l'affondo: «Siete un'anomalia tutta italiana», ha accusato Anonymous che ha rimarcato come le cartelle siano spesso errate e come il rapporto tra i blocchi attuati da Equitalia e il dovuto dal cittadino siano sproporzionati. «Un azienda in teoria pubblica che si occupa della riscossione di (presunti) tributi dovuti all'Agenzia delle Entrate, che attuate con una ferocia inaudita e con pratiche quantomeno opinabili. Impiegate mesi, spesso anni, per le più banali notifiche, facendo così lievitare a dismisura gli interessi dovuti».
TRENITALIA: «TAV? OPERA INUTILE». Sabato 10 era invece stata la volta delle Ferrovie dello Stato: già alle 6 del mattino il sito di Trenitalia aveva ceduto sotto il quantitativo massiccio di richieste d'accesso.
Le motivazioni dell'attacco sarebbero da ricercare nel regime di monopolio di Trenitalia, nella cancellazione degli Intercity notturni e nella Tav: «Che sia un'opera (la Tav, ndr) inutile è innegabile: la tratta attuale è utilizzata a meno del 30%», vi sono si legge nel comunicato «evidenti infiltrazioni di stampo mafioso» e «la presenza di amianto e materiali radioattivi su cui non sono stati fatti sufficienti test, comporta un enorme rischio sia per chi vive sul territorio della Val di Susa (già martoriato) sia per chi ci lavorerà. Non è stato imparato nulla dal processo eternit?».
Entrambi i siti sono tornati operativi nel giro di qualche decina di minuti, ma la portata dell'operazione, secondo Anonymous, dovrebbe avere allertato le autorità.