Si corre la 7a frazione del Giro, Recanati-Rocca di Cambio: 205 km e due Gpm, con punte fino al 10% nell'ultimo tratto. Tiralongo: "Questa la sentiremo nelle gambe per 12 giorni"
La frase di Paolo Tiralongo, eminenza grigia del gruppo nonché gregario indispensabile per l'Astana di Kreuziger, è una sorta di manifesto: "Questa la sentiremo nelle gambe per 12 giorni". Pochi si aspettavano di spendere così tanto nella tappa lungo le colline marchigiane e le parole del 34enne di Avola scorrono come un rullo tra i volti del Giro. Frank Schleck, per citare uno dei grandi della corsa, ha sottolineato come in tanti si siano spremuti nel ruolo di navetta portaborracce tra le ammiraglie e i capitani. Un lavoro molto dispendioso, che nel primo arriva in salita del Giro d'Italia, quello di Rocca di Cambio, potrebbe avere un peso nelle strategie dei vari team.
ROSA MALORI — Da Recanati, terra di Giacomo Leopardi e arrivo di tappa nel 1981 con vittoria di Beppe Saronni, Adriano Malori scatta in maglia rosa regalando un sorriso al suo general manager. Per la Lampre-ISD, che deve ancora affrontare il capitolo rappresentato dal processo di Mantova, è un piacevole intermezzo in attesa dell'ultima settimana e dell'entrata in scena di Scarponi. "Abbiamo una squadra molto forte, che qualcuno sottovaluta - ha sottolineato Malori - e che può vincere il Giro con un grande leader come Michele".
PRIMO TEST — Il ragazzo di Traversetolo (Parma) dovrà difendersi lungo le strade della provincia de L'Aquila e i due Gpm di giornata. Il primo, piazzato a Colle Galluccio dopo 101 km, non spaventa. Per il secondo, che coincide con il traguardo, saranno dolori per la bagarre che si scatenerà su una salita lunga ma pedalabile e punte fino al 10% nell'ultimo tratto. Che potrebbe anche essere il teatro delle prime scaramucce tra i big, da Rodriguez a Kreuziger, da Basso a Cunego e Scarponi: "per me si tratta di un primo significativo banco di prova", ha detto il marchigiano della Lampre che ha ricevuto la visita della moglie incinta di due gemelli.
La frase di Paolo Tiralongo, eminenza grigia del gruppo nonché gregario indispensabile per l'Astana di Kreuziger, è una sorta di manifesto: "Questa la sentiremo nelle gambe per 12 giorni". Pochi si aspettavano di spendere così tanto nella tappa lungo le colline marchigiane e le parole del 34enne di Avola scorrono come un rullo tra i volti del Giro. Frank Schleck, per citare uno dei grandi della corsa, ha sottolineato come in tanti si siano spremuti nel ruolo di navetta portaborracce tra le ammiraglie e i capitani. Un lavoro molto dispendioso, che nel primo arriva in salita del Giro d'Italia, quello di Rocca di Cambio, potrebbe avere un peso nelle strategie dei vari team.
ROSA MALORI — Da Recanati, terra di Giacomo Leopardi e arrivo di tappa nel 1981 con vittoria di Beppe Saronni, Adriano Malori scatta in maglia rosa regalando un sorriso al suo general manager. Per la Lampre-ISD, che deve ancora affrontare il capitolo rappresentato dal processo di Mantova, è un piacevole intermezzo in attesa dell'ultima settimana e dell'entrata in scena di Scarponi. "Abbiamo una squadra molto forte, che qualcuno sottovaluta - ha sottolineato Malori - e che può vincere il Giro con un grande leader come Michele".
PRIMO TEST — Il ragazzo di Traversetolo (Parma) dovrà difendersi lungo le strade della provincia de L'Aquila e i due Gpm di giornata. Il primo, piazzato a Colle Galluccio dopo 101 km, non spaventa. Per il secondo, che coincide con il traguardo, saranno dolori per la bagarre che si scatenerà su una salita lunga ma pedalabile e punte fino al 10% nell'ultimo tratto. Che potrebbe anche essere il teatro delle prime scaramucce tra i big, da Rodriguez a Kreuziger, da Basso a Cunego e Scarponi: "per me si tratta di un primo significativo banco di prova", ha detto il marchigiano della Lampre che ha ricevuto la visita della moglie incinta di due gemelli.