Milano, 15 maggio 2012
Carlos Tevez e compagni sul bus scoperto per la parata del City.
L'argentino durante la parata mostra uno striscione contro Ferguson: "R.I.P. Fergie", passatogli da un tifoso. Il club si scusa, fa di Mancini il tecnico più pagato e punta a grandi rinforzi per la caccia alla Champions. In partenza anche Dzeko.
Alla faccia dei rapporti di buon vicinato, il Manchester City ha trasformato la festa per il titolo in un incidente diplomatico a cui ha dovuto mettere una pezza con delle scuse ufficiali sul proprio sito: colpa di quel “R.I.P. Fergie”, scritto a caratteri cubitali sullo striscione esposto da Carlos Tevez durante il giro celebrativo in bus per le strade della città, apparso tanto di cattivo gusto quanto inopportuno. E poco importa che sia stato un tifoso a dare lo striscione incriminato all’attaccante argentino, forse giocando sul fatto che Tevez e l’inglese non vanno proprio d’accordissimo e che quindi per lui quel “R.I.P.” erano solo tre lettere messe a caso, o che il cartellone fosse una goliardica risposta alle dichiarazioni di Sir Alex Ferguson sul fatto che il City non avrebbe mai vinto il titolo mentre lui era in vita: non andava mostrato e basta.
VAN PERSIE E HAZARD — E per riuscirci il City punta sull’accoppiata da 50 milioni di sterline Robin Van Persie-Eden Hazard, anche se la trattativa con il 21enne campioncino del Lille sembra incontrare qualche difficoltà vista la concorrenza spietata dello United: non a caso ieri Hazard ha rivelato di essere indeciso fra le due di Manchester, annunciando una decisione entro pochi giorni. Pare invece in una fase decisamente più avanzata la trattativa con il capitano dell’Arsenal: non a caso, i tabloid parlano di un “sensational move” già pianificato da 25 milioni di sterline, che significherebbe un contratto da 250mila a settimana per l’olandese, ovvero più del triplo delle 70mila a settimana che prende ora. Non a caso domani Van Persie incontrerà i Gunners e la paura di Arsene Wenger è che il capitano gli dirà che se ne va: da qui l’idea di una controfferta da 7 milioni di sterline l’anno fra ingaggio (130mila a settimana) e bonus che farebbe di Van Persie il giocatore più pagato della storia dell’Arsenal.
CAVANI E LAVEZZI ALTERNATIVE — Nel frattempo la Juventus resta alla finestra in attesa degli eventi sull’asse Londra-Manchester, pronta ad inserirsi nel caso in cui si aprisse uno spiraglio (pare che Van Persie abbia confidato di non voler giocare in Premier con una maglia diversa da quella Gunners) e il giocatore rifiutasse così la proposta del City. Che, però, avrebbe già individuato almeno due alternative possibili per l’attacco: si tratta di Edinson Cavani ed Ezequiel Lavezzi del Napoli (anche se qualche dirigente non è proprio così convinto della coppia per via dei 40 milioni di valutazione del primo e del caratterino non proprio facile del secondo), mentre per centrocampo e difesa gli obiettivi sarebbero Javi Martinez dell’Athletic Bilbao (che però ha una clausola di rescissione di 35 milioni di euro e c’è in vantaggio il Barcellona), Thiago Silva del Milan e Gerard Pique del Barcellona.
DZEKO E TEVEZ IN PARTENZA — Logico però che qualcuno là davanti vada ceduto e sebbene per buona parte della stampa i possibili partenti saranno Edin Dzeko e Mario Balotelli, Mancini non sembra dello stesso avviso, perlomeno per Supermario: non a caso, giusto oggi ha ribadito alla “Gazzetta dello Sport” che Balotelli (che ha evitato il party serale organizzato dal club per festeggiare il titolo ed è andato invece a cena al ristorante San Carlo con il fratello Enoch e un amico), non andrà da nessuna parte.
DE JONG HA CONVINTO MANCINI — E così, a maggior ragione dopo l’incidente del cartellone, ecco che si riaprono le porte per la cessione di Tevez, con Psg e Milan pronte a sfidarsi nuovamente per l’attaccante argentino che, comunque, non sarebbe il solo con il foglio di via: insieme con lui, infatti, se ne dovrebbero/potrebbero andare anche Adam Johnson, Owen Hargreaves, David Pizarro, Aleksandar Kolarov e Kolo Toure, mentre Nigel De Jong avrebbe convinto Mancini a tenerlo dopo un buonissimo finale di stagione. Ovviamente, a questi nomi vanno poi aggiunti quelli di Emmanuel Adebayor, Roque Santa Cruz e Wayne Bridge, tutti di ritorno dai prestiti ma destinati a restare all’Etihad giusto il tempo necessario a fare i bagagli, questa volta per sempre.
Carlos Tevez e compagni sul bus scoperto per la parata del City.
L'argentino durante la parata mostra uno striscione contro Ferguson: "R.I.P. Fergie", passatogli da un tifoso. Il club si scusa, fa di Mancini il tecnico più pagato e punta a grandi rinforzi per la caccia alla Champions. In partenza anche Dzeko.
Alla faccia dei rapporti di buon vicinato, il Manchester City ha trasformato la festa per il titolo in un incidente diplomatico a cui ha dovuto mettere una pezza con delle scuse ufficiali sul proprio sito: colpa di quel “R.I.P. Fergie”, scritto a caratteri cubitali sullo striscione esposto da Carlos Tevez durante il giro celebrativo in bus per le strade della città, apparso tanto di cattivo gusto quanto inopportuno. E poco importa che sia stato un tifoso a dare lo striscione incriminato all’attaccante argentino, forse giocando sul fatto che Tevez e l’inglese non vanno proprio d’accordissimo e che quindi per lui quel “R.I.P.” erano solo tre lettere messe a caso, o che il cartellone fosse una goliardica risposta alle dichiarazioni di Sir Alex Ferguson sul fatto che il City non avrebbe mai vinto il titolo mentre lui era in vita: non andava mostrato e basta.
VAN PERSIE E HAZARD — E per riuscirci il City punta sull’accoppiata da 50 milioni di sterline Robin Van Persie-Eden Hazard, anche se la trattativa con il 21enne campioncino del Lille sembra incontrare qualche difficoltà vista la concorrenza spietata dello United: non a caso ieri Hazard ha rivelato di essere indeciso fra le due di Manchester, annunciando una decisione entro pochi giorni. Pare invece in una fase decisamente più avanzata la trattativa con il capitano dell’Arsenal: non a caso, i tabloid parlano di un “sensational move” già pianificato da 25 milioni di sterline, che significherebbe un contratto da 250mila a settimana per l’olandese, ovvero più del triplo delle 70mila a settimana che prende ora. Non a caso domani Van Persie incontrerà i Gunners e la paura di Arsene Wenger è che il capitano gli dirà che se ne va: da qui l’idea di una controfferta da 7 milioni di sterline l’anno fra ingaggio (130mila a settimana) e bonus che farebbe di Van Persie il giocatore più pagato della storia dell’Arsenal.
CAVANI E LAVEZZI ALTERNATIVE — Nel frattempo la Juventus resta alla finestra in attesa degli eventi sull’asse Londra-Manchester, pronta ad inserirsi nel caso in cui si aprisse uno spiraglio (pare che Van Persie abbia confidato di non voler giocare in Premier con una maglia diversa da quella Gunners) e il giocatore rifiutasse così la proposta del City. Che, però, avrebbe già individuato almeno due alternative possibili per l’attacco: si tratta di Edinson Cavani ed Ezequiel Lavezzi del Napoli (anche se qualche dirigente non è proprio così convinto della coppia per via dei 40 milioni di valutazione del primo e del caratterino non proprio facile del secondo), mentre per centrocampo e difesa gli obiettivi sarebbero Javi Martinez dell’Athletic Bilbao (che però ha una clausola di rescissione di 35 milioni di euro e c’è in vantaggio il Barcellona), Thiago Silva del Milan e Gerard Pique del Barcellona.
DZEKO E TEVEZ IN PARTENZA — Logico però che qualcuno là davanti vada ceduto e sebbene per buona parte della stampa i possibili partenti saranno Edin Dzeko e Mario Balotelli, Mancini non sembra dello stesso avviso, perlomeno per Supermario: non a caso, giusto oggi ha ribadito alla “Gazzetta dello Sport” che Balotelli (che ha evitato il party serale organizzato dal club per festeggiare il titolo ed è andato invece a cena al ristorante San Carlo con il fratello Enoch e un amico), non andrà da nessuna parte.
DE JONG HA CONVINTO MANCINI — E così, a maggior ragione dopo l’incidente del cartellone, ecco che si riaprono le porte per la cessione di Tevez, con Psg e Milan pronte a sfidarsi nuovamente per l’attaccante argentino che, comunque, non sarebbe il solo con il foglio di via: insieme con lui, infatti, se ne dovrebbero/potrebbero andare anche Adam Johnson, Owen Hargreaves, David Pizarro, Aleksandar Kolarov e Kolo Toure, mentre Nigel De Jong avrebbe convinto Mancini a tenerlo dopo un buonissimo finale di stagione. Ovviamente, a questi nomi vanno poi aggiunti quelli di Emmanuel Adebayor, Roque Santa Cruz e Wayne Bridge, tutti di ritorno dai prestiti ma destinati a restare all’Etihad giusto il tempo necessario a fare i bagagli, questa volta per sempre.