Clima da ultimo giorno di scuola, partitella in famiglia e un piccolo buffet. La Lazio ha salutato così l'annata prima del rompete le righe. L'appuntamento è stata un'occasione di incontro anche tra il presidente Claudio Lotito e il tecnico Edy Reja, ma al momento non ci sarebbe stata nessuna fumata bianca per il rinnovo di un contratto in scadenza il 30 giugno.
In campo a Formello c'erano tutti: dai massaggiatori ai magazzinieri, il ds Igli Tare in attacco e i giocatori (con l'eccezione di Gonzalez volato a casa e Klose, già in ritiro con la Germania) protagonisti di questo campionato che ha visto la Lazio conquistare il quarto posto e l'Europa League. Un campionato in cui la squadra biancoceleste ha sfiorato anche la qualificazione in Champions League. Reja, invece, ha vestito i panni dell'arbitro. Soltanto nella partitella, però. Al termine del rinfresco, in cui si è festeggiato anche il compleanno di Dias, quando ormai tutti i giocatori avevano lasciato il centro sportivo, l'allenatore goriziano si è chiuso in una stanza insieme al presidente Lotito e al ds Tare per discutere del futuro.
Nonostante il rammarico per la mancata qualificazione nell'Europa che conta, Reja ha dalla sua la crescita costante di una squadra presa due anni fa sull'orlo del baratro e portata per due stagioni consecutive a competere in Europa League. Contro di lui rema invece, proprio la delusione per quel sogno Champions da cui la Lazio e i suoi tifosi si sono dovuti svegliare troppo presto e quella rottura con Lotito che aveva spinto il goriziano a presentare le dimissioni alla vigilia della partita con l'Atletico Madrid. Da allora il goriziano ha dovuto convivere con l'ombra di Gianfranco Zola, prima scelta di Lotito in caso di una rottura già a campionato in corso. A 'Magic Box', in questi ultimi giorni, si è affiancato poi il nome di Roberto Di Matteo. Bisognerà attendere però ancora qualche giorno per capire chi guiderà la squadra biancoceleste nel prossimo campionato. Nell'ora di colloquio di oggi i vertici societari hanno tracciato con Reja un bilancio della stagione una decisione non è stata presa. Il goriziano sarebbe rimasto deluso dalle critiche maturate nel corso del campionato, in cui la squadra ha pagato a caro prezzo la lunga lista di infortunati. La Lazio sarebbe oggi disposta a continuare il rapporto per un altro campionato, ma le due parti dovranno incontrarsi nuovamente. Nel frattempo, Reja avrebbe svuotato già il suo armadietto di Formello. La parola 'finè in questa storia d'amore e di contrasti non sembra ancora stata scritta.
Nonostante il rammarico per la mancata qualificazione nell'Europa che conta, Reja ha dalla sua la crescita costante di una squadra presa due anni fa sull'orlo del baratro e portata per due stagioni consecutive a competere in Europa League. Contro di lui rema invece, proprio la delusione per quel sogno Champions da cui la Lazio e i suoi tifosi si sono dovuti svegliare troppo presto e quella rottura con Lotito che aveva spinto il goriziano a presentare le dimissioni alla vigilia della partita con l'Atletico Madrid. Da allora il goriziano ha dovuto convivere con l'ombra di Gianfranco Zola, prima scelta di Lotito in caso di una rottura già a campionato in corso. A 'Magic Box', in questi ultimi giorni, si è affiancato poi il nome di Roberto Di Matteo. Bisognerà attendere però ancora qualche giorno per capire chi guiderà la squadra biancoceleste nel prossimo campionato. Nell'ora di colloquio di oggi i vertici societari hanno tracciato con Reja un bilancio della stagione una decisione non è stata presa. Il goriziano sarebbe rimasto deluso dalle critiche maturate nel corso del campionato, in cui la squadra ha pagato a caro prezzo la lunga lista di infortunati. La Lazio sarebbe oggi disposta a continuare il rapporto per un altro campionato, ma le due parti dovranno incontrarsi nuovamente. Nel frattempo, Reja avrebbe svuotato già il suo armadietto di Formello. La parola 'finè in questa storia d'amore e di contrasti non sembra ancora stata scritta.