Apparteneva a una specie di delfini rarissima nel Mediterraneo, Mary G, il grampo deceduto ieri a Oltremare di Riccione. Il mammifero si era spiaggiato nel 2005 al porto di Ancona con la madre, che non era riuscita a sopravvivere, ed era stato preso in affidamento dal delfinario romagnolo. Da lì a poco sarebbe nata una bellissima "amicizia" con la sua istruttrice, Tamara Monti, uccisa nel 2007 da un uomo perché la notte i cani della donna abbaiavano troppo e questo non lo lasciava dormire.
Per questo motivo i fan del grampo umano pensano che il suo decesso sia riconducibile a questo lutto terribile, "lo fanno i cani, perché non potrebbero farlo anche i delfini, animali sensibili e intelligenti", scrivono su Facebook. Ma dal delfinario non vogliono strumentalizzare la morte di Mary così hanno pubblicato la diagnosi del decesso: "Parassitosi intestinale", una malattia incubata probabilmente da molto tempo. Di fatto Mary G, da quando era scomparsa Tamara, aveva iniziato a rifiutare il cibo, come se volesse lasciarsi morire ed era passata da 210 chilogrammi a 160. Tra la freddezza della scienza e l'emotività dell'uomo, rimane la storia dolcissima di un delfino e la sua "padrona".