Australia, un dingo uccise Azaria
La bimba non fu vittima della mamma.
La piccola Azaria Chambarlein fu uccisa da un dingo e non dalla madre Lindy. La piccola aveva 9 settimane quando i genitori la portarono nei pressi dell'Ayers Rock, la montagna sacra degli aborigeni nel centro del continente, la notte del 17 agosto 1980.
LA VICENDA IN UN FILM. L'ultima parola sulla vicenda che ha diviso l'Australia fra innocentisti e colpevolisti, narrata anche nel film Un grido nella notte di Fred Schepisi del 1988 con Meryl Streep nel ruolo della madre, è arrivata dal verdetto della quarta inchiesta sulla scomparsa della piccola, il 12 giugno a Darwin.
Lindy Chamberlain fu originariamente condannata per omicidio ma rilasciata dopo tre anni e il suo primo marito Michael fu condannato per favoreggiamento con sentenza sospesa.
CASO RIAPERTO NEL 1986. Dopo che la giacchetta di Azaria era stata ritrovata nel deserto nel 1986, il caso fu riaperto e una commissione d'inchiesta nel 1987 esonerò entrambi i genitori. Durante quest'ultima inchiesta del coroner, il magistrato che accerta le cause di morte, è stato testimoniato che diversi bambini sono stati attaccati da dingo negli ultimi anni. Ora il certificato di morte della piccola Azaria, che indicava come «sconosciuta» la causa del decesso, può essere corretto come chiedevano i genitori.
La bimba non fu vittima della mamma.
La piccola Azaria Chambarlein fu uccisa da un dingo e non dalla madre Lindy. La piccola aveva 9 settimane quando i genitori la portarono nei pressi dell'Ayers Rock, la montagna sacra degli aborigeni nel centro del continente, la notte del 17 agosto 1980.
LA VICENDA IN UN FILM. L'ultima parola sulla vicenda che ha diviso l'Australia fra innocentisti e colpevolisti, narrata anche nel film Un grido nella notte di Fred Schepisi del 1988 con Meryl Streep nel ruolo della madre, è arrivata dal verdetto della quarta inchiesta sulla scomparsa della piccola, il 12 giugno a Darwin.
Lindy Chamberlain fu originariamente condannata per omicidio ma rilasciata dopo tre anni e il suo primo marito Michael fu condannato per favoreggiamento con sentenza sospesa.
CASO RIAPERTO NEL 1986. Dopo che la giacchetta di Azaria era stata ritrovata nel deserto nel 1986, il caso fu riaperto e una commissione d'inchiesta nel 1987 esonerò entrambi i genitori. Durante quest'ultima inchiesta del coroner, il magistrato che accerta le cause di morte, è stato testimoniato che diversi bambini sono stati attaccati da dingo negli ultimi anni. Ora il certificato di morte della piccola Azaria, che indicava come «sconosciuta» la causa del decesso, può essere corretto come chiedevano i genitori.