Addio a Rodney King
Morto il simbolo della rivolta di Los Angeles nel '92. Aveva 47 anni.
Morte di un simbolo. Rodney King, che con il video del suo pestaggio da parte di quattro poliziotti fece scattare la scintilla della rivolta di Los Angeles del 1992, è stato trovato senza vita sul fondo della piscina di casa sua a Rialto, in California. Aveva 47 anni.
IL PESTAGGIO RIPRESO. Il 3 marzo 1991 King, tassista di colore, era di ritorno da casa di un amico a Los Angeles, con altri due amici. Avevano bevuto e andavano veloci. Non si fermarono all'alt di una pattuglia della polizia. Quattro agenti lo raggiunsero, lo fecero scendere dall'auto e lo pestarono a sangue. La scena fu ripresa da un videoamatore, George Holliday, che lo filmò dalla finestra di casa sua. Il video venne ceduto ai maggiori network televisivi e mostrato all'opinione pubblica statunitense.
GLI AGENTI GIUDICATI NON COLPEVOLI. I quattro poliziotti coinvolti vennero incriminati: si trattava di Stacey Koon, Laurence Powell, Timothy Wind e Theodore Briseno. Il processo di primo grado arrivò a sentenza il 29 aprile 1992. La giuria, dopo aver esaminato il video, prosciolse tutti e quattro dall'accusa di aggressione, e tre su quattro anche dall'accusa di uso eccessivo della forza.
A L.A. ESPLODE LA RABBIA NERA. Fu allora che la rabbia della comunità afroamericana di Los Angeles divenne incontenibile. Nei due giorni successivi, la metropoli fu oggetto di saccheggi, omicidi a sfondo razziale, missioni punitive e atti vandalici, principalmente nella zona di South Los Angeles, a maggioranza afroamericana e ispanica.
Passata la rivolta, il nome di King vi rimase irrimediabilmente legato come simbolo, anche se la sua vita quotidiana tornò a essere quanto di più lontano dalle rivendicazioni razziali. Fu fermato numerose altre volte dalla polizia, anche nuovamente per eccesso di velocità. Partecipò a un paio di show, provò più volte a disintossicarsi dall'alcol.
MORTE IN PISCINA. Domenica 17 giugno il tragico epilogo. La polizia è stata chiamata dalla fidanzata a prima mattina, intorno alle 5.30 ora locale, ed è immediatamente accorsa sul posto, dove ha rimosso King dalla piscina e ha cercato di rianimarlo. King è stato dichiarato morto alle 6 e 11. La polizia ha avviato delle indagini.
Morto il simbolo della rivolta di Los Angeles nel '92. Aveva 47 anni.
Morte di un simbolo. Rodney King, che con il video del suo pestaggio da parte di quattro poliziotti fece scattare la scintilla della rivolta di Los Angeles del 1992, è stato trovato senza vita sul fondo della piscina di casa sua a Rialto, in California. Aveva 47 anni.
IL PESTAGGIO RIPRESO. Il 3 marzo 1991 King, tassista di colore, era di ritorno da casa di un amico a Los Angeles, con altri due amici. Avevano bevuto e andavano veloci. Non si fermarono all'alt di una pattuglia della polizia. Quattro agenti lo raggiunsero, lo fecero scendere dall'auto e lo pestarono a sangue. La scena fu ripresa da un videoamatore, George Holliday, che lo filmò dalla finestra di casa sua. Il video venne ceduto ai maggiori network televisivi e mostrato all'opinione pubblica statunitense.
GLI AGENTI GIUDICATI NON COLPEVOLI. I quattro poliziotti coinvolti vennero incriminati: si trattava di Stacey Koon, Laurence Powell, Timothy Wind e Theodore Briseno. Il processo di primo grado arrivò a sentenza il 29 aprile 1992. La giuria, dopo aver esaminato il video, prosciolse tutti e quattro dall'accusa di aggressione, e tre su quattro anche dall'accusa di uso eccessivo della forza.
A L.A. ESPLODE LA RABBIA NERA. Fu allora che la rabbia della comunità afroamericana di Los Angeles divenne incontenibile. Nei due giorni successivi, la metropoli fu oggetto di saccheggi, omicidi a sfondo razziale, missioni punitive e atti vandalici, principalmente nella zona di South Los Angeles, a maggioranza afroamericana e ispanica.
Passata la rivolta, il nome di King vi rimase irrimediabilmente legato come simbolo, anche se la sua vita quotidiana tornò a essere quanto di più lontano dalle rivendicazioni razziali. Fu fermato numerose altre volte dalla polizia, anche nuovamente per eccesso di velocità. Partecipò a un paio di show, provò più volte a disintossicarsi dall'alcol.
MORTE IN PISCINA. Domenica 17 giugno il tragico epilogo. La polizia è stata chiamata dalla fidanzata a prima mattina, intorno alle 5.30 ora locale, ed è immediatamente accorsa sul posto, dove ha rimosso King dalla piscina e ha cercato di rianimarlo. King è stato dichiarato morto alle 6 e 11. La polizia ha avviato delle indagini.