Dopo averci deliziato con il controverso (ma decisamente appassionante) Shadows of the Damned, Goichi Suda ritenta la sorte con un progetto altrettanto irriverente, sensuale e fuori di testa come solo i giochi in cui compare la sua firma sanno essere! D’altronde la protagonista di Lollipop Chainsaw è una procace cheerleader ammazza-zombie, che adora i lecca-lecca e se ne va in giro sventolando una motosega turbo mentre la testa del suo ragazzo, mantenuta in vita grazie ad un incantesimo, dondola appesa ad altezza chiappe...
CHUPA CHUPS AL TRITOLO
Le premesse sono sufficientemente deliranti da stuzzicare l’appetito di nerd e otaku di ogni età, servendo su un piatto d’argento un mix esplosivo di elementi stravaganti e auto ironici, curve virtuali da rimirare (con tanto di Achievement o Trofeo dedicato al voyeurismo) ed abbellire con una collezione di abitini succinti, una schiera di personaggi comprimari folli (tra cui compare l’immancabile vecchio maestro di arti marziali, maniaco e col pallino per le mutandine della protagonista) e tanta sana azione “no brain” a base di button mashing.
Le premesse sono sufficientemente deliranti da stuzzicare l’appetito di nerd e otaku di ogni età, servendo su un piatto d’argento un mix esplosivo di elementi stravaganti e auto ironici, curve virtuali da rimirare (con tanto di Achievement o Trofeo dedicato al voyeurismo) ed abbellire con una collezione di abitini succinti, una schiera di personaggi comprimari folli (tra cui compare l’immancabile vecchio maestro di arti marziali, maniaco e col pallino per le mutandine della protagonista) e tanta sana azione “no brain” a base di button mashing.