Mattia Roca è morto a 12 anni, per aver cercato di bruciare insieme a quattro amici un formicaio con dell'alcol. E' l'incredibile epilogo di una vicenda che ha catalizzato l'attenzione di Rivalta di Torino, paese alle porte della città. Tutti speravano in un epilogo positivo per il ragazzo, ma le gravi ustioni sono andate degenerando col passare dei giorni sino alla morte avvenuta all'ospedale Regina Margherita. Il ragazzo, ricoverato dallo scorso 18 giugno, insieme a un amichetto di 13 anni, è stato investito da una fiammata dopo che il compagno aveva lanciato dell'alcol su un tizzone ardente tenuto in mano da un altro compagno di giochi.
I due bambini rimasti ustionati avevano incontrato i tre loro amici più piccoli, che avevano con sè l'alcol, sul sentiero che conduceva al bosco. Il più grande, 13 anni, aveva preso il tizzone da una cucina abbandonata e aveva incitato uno dei più giovani a lanciarvi contro l'alcol, rassicurandolo che non sarebbe accaduto nulla di pericoloso. Dietro di lui, però, si trovava l'amico di 12 anni, che era stato investito in pieno dalla fiammata, riportando ustioni su oltre il 60% del corpo. I due bambini erano poi corsi via verso le abitazioni circostanti per chiedere aiuto e avevano raggiunto una cascina dove erano stati prestati loro i primi soccorsi. Un residente affacciato al balcone aveva chiamato il 118 e i due erano stati trasportati in ospedale con l'elisoccorso.