Mentre Project Zero 2 Wii Edition porta un po’ di terrore vecchio stile Tecmo sulla stanca ammiraglia Nintendo, ecco che su 3DS approda in contemporanea un horror sperimentale molto interessante, trasposizione in chiave Augmented Reality dell’esperienza paranormale appena citata. Spirit Camera: Le Memorie Maledette tenta la sorte con un approccio decisamente originale, del tutto incentrato sull’uso dei diversi sensori del 3DS, mescolando le immagini catturate dalle fotocamere stereoscopiche esterne con elaborazioni in sovrimpressione, generate in tempo reale sul piccolo schermo della console. Intrigante, non è vero?
PARA…NORMALE, MA NORMALE NON È!
La ricetta di Spirit Camera è così particolare da non prevedere neanche un vero e proprio manuale di gioco nella confezione (comunque presente in formato elettronico dalla Home del 3DS), sostituendolo invece con un libricino illustrato che è parte integrante dell’esperienza orrorifica sapientemente predisposta da Tecmo Koei. Tale compendio cartaceo sostituisce a tutti gli effetti le classiche carte AR che hanno accompagnato giochi più o meno recenti, come Kid Icarus. Sfogliando questa sorta di diario maledetto, non si può fare a meno di non notare nessuno dei codici visuali che permettono normalmente il riconoscimento di una carta AR, cosa che denota un gran lavoro sulla tecnologia di lettura delle immagini, implementata nel gioco allo scopo di aumentare esponenzialmente il livello di immedesimazione.
Ultima modifica di kaselli il Sab 4 Ago 2012 - 11:09 - modificato 2 volte. (Motivazione : Dimenticata di mettere immagine xD)
PARA…NORMALE, MA NORMALE NON È!
La ricetta di Spirit Camera è così particolare da non prevedere neanche un vero e proprio manuale di gioco nella confezione (comunque presente in formato elettronico dalla Home del 3DS), sostituendolo invece con un libricino illustrato che è parte integrante dell’esperienza orrorifica sapientemente predisposta da Tecmo Koei. Tale compendio cartaceo sostituisce a tutti gli effetti le classiche carte AR che hanno accompagnato giochi più o meno recenti, come Kid Icarus. Sfogliando questa sorta di diario maledetto, non si può fare a meno di non notare nessuno dei codici visuali che permettono normalmente il riconoscimento di una carta AR, cosa che denota un gran lavoro sulla tecnologia di lettura delle immagini, implementata nel gioco allo scopo di aumentare esponenzialmente il livello di immedesimazione.
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