Terremoto Iran, si aggrava il bilancio almeno 306 i morti e 3.037 i feriti.
Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime delle due violente scosse sismiche 1 che sabato hanno colpito l'Iran nord-occidentale: secondo il ministro della Sanità, signora Marzieh Vahid Dastjerdi, il numero dei morti accertati è salito ad almeno 306, mentre quello dei feriti è arrivato a 3.037. Nelle sale morturarie degli ospedali sono stati portati i corpi di 219 donne e bambini e di 49 uomini, per un totale di 268. La discrepanza, ha spiegato il ministro, è dovuta al fatto che diverse famiglie hanno sepolto i loro cari senza far ricorso alla struttura sanitaria.
Tra i feriti, 2.011 non hanno avuto bisogno di essere ricoverati, mentre circa 700 sono stati sottoposti a interventi chirurgici. Da ieri sono state sospese le operazioni di soccorso giacché è stato ritenuto che fossero ormai stati tratti in salvo tutti i possibili superstiti. Il ministro ha precisato che ora si cercano soltanto i corpi delle vittime.
Le due scosse, di magnitudo 6,3 e 6,4 sulla scala Richter, sono avvenute a pochi minuti di distanza l'una dal'altra nella regione montuosa di Varzeghan, Ahar e Heris. La città più importante della zona è Tabriz. Diversi piccoli centri abitati sono stati rasi al suolo e alcuni sono ancora isolati.
Il responsabile dell'unità di crisi del ministero dell'Interno, Hossein Ghadami, ha resi noto che 115 villaggi sono stati distrutti tra il 40% e il 60% e che finora sono stati accertati danni a 4.500-5.000 case. Il governo ha deciso di fornire agli abitanti della regione un aiuto immediato per la ricostruzione delle abitazioni: ogni famiglia riceverà 20 milioni di rial (780 euro circa) a fondo perduto e altri 120 milioni (4.500 euro) a basso tasso di interesse. Bisogna fare presto, ha aggiunto Ghadami, perché l'inverno è molto rigido nella regione.
Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime delle due violente scosse sismiche 1 che sabato hanno colpito l'Iran nord-occidentale: secondo il ministro della Sanità, signora Marzieh Vahid Dastjerdi, il numero dei morti accertati è salito ad almeno 306, mentre quello dei feriti è arrivato a 3.037. Nelle sale morturarie degli ospedali sono stati portati i corpi di 219 donne e bambini e di 49 uomini, per un totale di 268. La discrepanza, ha spiegato il ministro, è dovuta al fatto che diverse famiglie hanno sepolto i loro cari senza far ricorso alla struttura sanitaria.
Tra i feriti, 2.011 non hanno avuto bisogno di essere ricoverati, mentre circa 700 sono stati sottoposti a interventi chirurgici. Da ieri sono state sospese le operazioni di soccorso giacché è stato ritenuto che fossero ormai stati tratti in salvo tutti i possibili superstiti. Il ministro ha precisato che ora si cercano soltanto i corpi delle vittime.
Le due scosse, di magnitudo 6,3 e 6,4 sulla scala Richter, sono avvenute a pochi minuti di distanza l'una dal'altra nella regione montuosa di Varzeghan, Ahar e Heris. La città più importante della zona è Tabriz. Diversi piccoli centri abitati sono stati rasi al suolo e alcuni sono ancora isolati.
Il responsabile dell'unità di crisi del ministero dell'Interno, Hossein Ghadami, ha resi noto che 115 villaggi sono stati distrutti tra il 40% e il 60% e che finora sono stati accertati danni a 4.500-5.000 case. Il governo ha deciso di fornire agli abitanti della regione un aiuto immediato per la ricostruzione delle abitazioni: ogni famiglia riceverà 20 milioni di rial (780 euro circa) a fondo perduto e altri 120 milioni (4.500 euro) a basso tasso di interesse. Bisogna fare presto, ha aggiunto Ghadami, perché l'inverno è molto rigido nella regione.