Pietro Baragliu,22 anni,si è consegnato al capo della squadra mobile della città sarda. E' in stato di fermo con l'accusa di aver travolto e ucciso a un posto di blocco il carabiniere Paolo Corbeddu
Il giovane orunese era in compagnia dell'avvocato di fiducia della famiglia, Gianni Sannio, che sin dalle prime ore dopo la tragedia avvenuta alla periferia di Orune, in Barbagia, si era attivato con i genitori, presenti in chiesa ai funerali del brigadiere dei carabinieri ucciso, affinché si costituisse al più presto.
Pietro Baragliu non si era fermato all'alt dei carabinieri ad un posto di blocco nella notte tra lunedì e martedì, investendo e uccidendo Paolo Corbeddu, 58 anni, il sottuficiale di Oliena in servizio ad Orune. Guidava un'Audi A5 nera della sorella, ma non aveva la patente. Forse aveva bevuto e alla vista dei militari non si è fermato. Ora rischia una pesante condanna, per non essersi fermato a prestare soccorso con l'aggravante di non aver mai conseguito la patente. Per il pm l'accusa è anche di omicidio preterintenzionale e di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
