Alla base del triplice omicidio, è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Reggio Calabria, c'è stato un litigio tra Francesco Ascone e il più piccolo dei fratelli Borgese a causa di un rimprovero per degli schiamazzi sotto casa dell'omicida, sfociato in uno scontro fisico. Ascone ha spiegato di avere reagito dopo che il ventunenne aveva risposto male al rimprovero, prendendolo a schiaffi. In serata, poi, l'invito ad un chiarimento con i familiari del ragazzo, fuori paese, nella piazzetta di Contrada Spina. Appuntamento al quale Ascone si sarebbe recato armato di pistola. Accolto, ha raccontato, da una scarica di colpi di fucile che lo avrebbero colpito al dorso. Da qui la sua reazione nei confronti degli Ascone. "E' una versione - ha sottolineato il procuratore della Republica di Palmi, Giuseppe Creazzo - che dovra' essere riscontrata. Per questo le indagini proseguono per far luce sull'esatta verita' dei fatti''.
"Attorno ad Ascone - ha sostenuto il capo della Squadra Mobile di Reggio Calabria, Gennaro Semeraro - è stata fatta terra bruciata, mettendo sotto controllo familiari ed amici del ricercato".