Oltre 10 miliardi di messaggi gratuiti al giorno. E' la mole di conversazioni che gli utenti di tutto il mondo si scambiano tramite WhatsApp, l'applicazione per iPhone e Android tra le più popolari del pianeta, che consente di scambiarsi sms gratis con la sola necessità di una connessione internet.
Tanti pregi però, hanno fatto balzare agli occhi un grosso difetto: la privacy. WhatsApp è infatti una delle applicazioni meno sicure per quanto riguarda la vulnerabilità del servizio per Android. Sam Granger, sviluppatore web, ha spiegato nel suo blog che qualsiasi hacker è in grado di rubare senza difficoltà uno o più account di WhatsApp, per via della semplicità nella registrazione (che va in automatico, con il numero di cellulare come nome utente e la password generata dal codice Imei del telefonino).
L'algoritmo MD5, da tempo conosciuto per la scarsa sicurezza, è il responsabile del "bug": per gli hacker è infatti un gioco da ragazzi ricostruire il sistema di codificazione della password, e quindi gli 'spioni' possono entrare nei nostri account con relativamente poca difficoltà.
Gli esperti di sicurezza suggeriscono di non usare l'applicazione se non si ha assoluto bisogno: suggerimento che, con ogni probabilità, verrà ignorato da gran parte degli utenti.
L'algoritmo MD5, da tempo conosciuto per la scarsa sicurezza, è il responsabile del "bug": per gli hacker è infatti un gioco da ragazzi ricostruire il sistema di codificazione della password, e quindi gli 'spioni' possono entrare nei nostri account con relativamente poca difficoltà.
Gli esperti di sicurezza suggeriscono di non usare l'applicazione se non si ha assoluto bisogno: suggerimento che, con ogni probabilità, verrà ignorato da gran parte degli utenti.