Nonostante il cattivo odore e un sapore non proprio gradevole, il Kiviaq è considerato dalle popolazioni settentrionali della Groenlandia come un piatto prelibato, da consumare nelle occasioni speciali, come ad esempio le festività. La sua preparazione in principio è nata come metodo ingegnoso di conservazione dei cibi in un territorio dove le temperature glaciali recano non pochi problemi agli abitanti.
Il Kiviaq è in buona sostanza un piatto a base di gabbiani o altri uccelli marini come gli alcidi, posti a decomporre all’interno di una foca ripulita al suo interno dalle interiora e utilizzata come involucro di fermentazione e decomposizione, ricoporto da grasso e posto sotto a delle rocce per evitare contaminazioni esterne.
Una volta passati almeno 3 mesi, gli uccelli ormai putrefatti vengono estratti, spellati e mangiati crudi, ossa comprese.
Una volta passati almeno 3 mesi, gli uccelli ormai putrefatti vengono estratti, spellati e mangiati crudi, ossa comprese.