Tanti i club interessati al 20enne trequartista del club andaluso, tra cui c'è anche la Juventus. Ma il Malaga ha fissato la clausola rescissoria a 21 milioni di euro: una cifra destinata probabilmente a salire
La Spagna non smette mai di sfornare giovani talenti. Due in particolare sono osservati da mezza Europa: il centrocampista Thiago Alcantara del Barcellona e Francisco Isco del Malaga. Strano, il club andaluso degli sceicchi ha investito spendendo e spandendo, poi il migliore del gruppo è un ragazzino di 20 anni, al secolo Francisco Roman Alarcon - in sintesi Isco - che martedì ha rifilato una doppietta allo Zenit San Pietroburgo in Champions League, firmando per due terzi il 3-0 finale.
Trequartista di natura, esterno per capacità di adattamento: Isco è un giocatore molto tecnico e mobile, decisamente versatile, ideale soprattutto per quei tecnici che contemplano un modulo con tre trequartisti di supporto ad un'unica punta centrale. La doppietta in Europa lo ha fatto salire agli onori della cronaca, ma già in estate emissari dei club più previdenti avevano bussato alla porta dello sceicco Al Thani. Si erano fatti avanti infatti il Tottenham (con un'offerta di circa 13 milioni) e poi i russi dell'Anzhi (20).
Ora le pretendenti crescono. C'è in pole position in Barcellona. Poi il Manchester United, il Liverpool e l'Arsenal. E la Juventus. I blaugrana sono stati vicini al giocatore, ma è stato il padre a bloccare ogni trattativa. Ora Isco ha una clausola rescissoria di 21 milioni di euro, destinata a salire di stagione in stagione, e un contratto fino al 2016. Il Malaga è un osso duro, perché non ha necessità di vendere e dunque bisognerebbe convincerlo con un'offerta strabiliante.
L'agente del giocatore, José Segui, contattato da calciomercato.it prende tempo: "Per ora non c'è assolutamente alcuna trattativa. Forse in estate potrebbe partire, ma è prematuro parlare di mercato". Non c'è fretta, tutto fa pensare che da qui a giugno il valore del giocatore sia ulteriormente aumentato, capace anche di superare il tetto dei 30 milioni di euro.