Il tecnico della Juventus in conferenza stampa alla vigilia della partita con il Chievo: "E' la nostra bestia nera, non sarà certo una passeggiata. Bendtner? E' pronto, vedremo se giocherà o no"
vìReduce dalla quasi impresa di Londra, adesso la Juventus deve essere brava nel calarsi di nuovo nella più angusta realtà del campionato italiano. Sabato, anticipo della quarta giornata, c'è il Chievo e in conferenza stampa il tecnico Massimo Carrera mostra fiducia: "Non temo che dopo il Chelsea ci sia un calo di tensione, ricordiamoci che negli anni passati il Chievo ci ha sempre messo in difficoltà, è una bestia nera. Sarà dura, sarà tutto tranne che una passeggiata".
"Dovremo avere il giusto approccio mentale - continua Carrera - sapendo che non sarà una gara semplice un simile atteggiamento dovrebbe essere automatico, perché ogni partita va affrontata al massimo per vincere. Abbiamo studiato il Chievo e continueremo a farlo. Dovremo mettere in campo anche quantità, non solo qualità. Vorrà essere la prima squadra a batterci e dovremo avere la forza di affrontare la partita con una mentalità da provinciale". Contro i veronesi una Juventus che dovrà fare di necessità virtù e lasciare che qualcuno dei suoi titolari tiri il fiato.
Sull'argomento Carrera non si sbilancia: "Schiereremo la formazione migliore per questa partita. Abbiamo tutti disponibili, tranne Pepe che lavora ancora a parte. Valuterò nelle prossime ore chi schierare". Ma è inevitabile parlare di turn over, con Pirlo che più di tutti sembra aver bisogno di riposare un po': "In generale sono due i giocatori che possono sostituire bene Andrea, Pogba e Marrone. Bendtner? Si è allenato con la squadra ed è pronto, vedremo domani se giocherà oppure no. Dal punto di vista tattico continuiamo con il 3-5-2, poi più in là vedremo. Giovinco? Sta facendo bene, in campo fa quello che gli viene chiesto, quello che deve fare per la squadra. Si sacrifica e crea lo spazio per gli inserimenti dei centrocampisti".
Carrera ha poi affrontato anche il nodo dei rapporti con Conte e della gestione della squadra: "Con Antonio mi confronto sempre, durante gli allenamenti, tutta la settimana. Quindi prima di separarci per la partita ci parliamo e siamo d'accordo su quasi tutte le cose che dobbiamo fare. Poi, durante la partita, io mi confronto con Filippi, che è un tecnico e mi può dare una mano. E' la mia Juventus? No, è la Juve del gruppo, che è unito".