"Volevo fargli cambiare idea ma mio fratello si è messo a piangere parlandomi dei suoi problemi economici e della figlia che doveva nascere, così mi sono convinta". Nel verbale del suo interrogatorio Lisandra Aguila Rico, la 22enne cubana arrestata per il sanguinoso delitto di Lignano, cerca di spiegare come lei e il fratello Reiver si sono trasformati in assassini senza pietà.
Nelle otto pagine Lisandra racconta dell'idea fissa di suo fratello, soprannominato "Tyson": "Mentre ero a Salerno (dove lavoravo al night Sharon) ho sentito più volte al telefono Reiver che mi diceva di voler commettere la rapina... Aveva problemi economici e continuava ad avere questo obiettivo da mesi."
Nelle otto pagine Lisandra racconta dell'idea fissa di suo fratello, soprannominato "Tyson": "Mentre ero a Salerno (dove lavoravo al night Sharon) ho sentito più volte al telefono Reiver che mi diceva di voler commettere la rapina... Aveva problemi economici e continuava ad avere questo obiettivo da mesi."