La pubblicità dei fast food ha l’effetto di un vero e proprio “lavaggio del cervello”, soprattutto dei più giovani. Secondo uno studio dell’università del Kansas, basta infatti la vista del logo delle principali catene di fast food per “accendere” l’area del cervello legata all’appetito e alla ricompensa, al punto che uno stesso cibo in una confezione anonima viene apprezzato meno.
La ricerca, ancora in corso ma i cui primi risultati sono stati riportati dal Daily Mail, è stata condotta eseguendo una risonanza al cervello su diversi ragazzi tra i 10 e i 14 anni mentre venivano mostrati loro 120 loghi di aziende famose, metà delle quali legate al mondo dell’alimentazione. Il test ha mostrato un aumento dell’attività nel centro del cervello, che regola il senso di ricompensa e controlla l’appetito, solo nel caso di loghi riguardanti il cibo, mentre altri ugualmente famosi, come quello di una famosa marca di abbigliamento sportivo, non hanno provocato reazioni.
«Il risultato è particolarmente preoccupante – spiega Amanda Bruce, che ha coordinato lo studio – perché la maggior parte dei cibi destinati ai bambini non è salutare».
Il risultato, spiegano gli autori, conferma quello di un’altra ricerca in cui i bambini, soprattutto quelli con un tempo di esposizione maggiore alla tv, hanno mostrato di preferire uno stesso cibo se presentato nel contenitore con il logo di una catena di fast food.
La ricerca, ancora in corso ma i cui primi risultati sono stati riportati dal Daily Mail, è stata condotta eseguendo una risonanza al cervello su diversi ragazzi tra i 10 e i 14 anni mentre venivano mostrati loro 120 loghi di aziende famose, metà delle quali legate al mondo dell’alimentazione. Il test ha mostrato un aumento dell’attività nel centro del cervello, che regola il senso di ricompensa e controlla l’appetito, solo nel caso di loghi riguardanti il cibo, mentre altri ugualmente famosi, come quello di una famosa marca di abbigliamento sportivo, non hanno provocato reazioni.
«Il risultato è particolarmente preoccupante – spiega Amanda Bruce, che ha coordinato lo studio – perché la maggior parte dei cibi destinati ai bambini non è salutare».
Il risultato, spiegano gli autori, conferma quello di un’altra ricerca in cui i bambini, soprattutto quelli con un tempo di esposizione maggiore alla tv, hanno mostrato di preferire uno stesso cibo se presentato nel contenitore con il logo di una catena di fast food.