CITTA' DEL VATICANO - Paolo Gabriele è stato condannato a tre anni di reclusione per il furto dei documenti del Papa. Ma la sentenza è stata ridotta da tribunale vaticano a 18 mesi di reclusione viste le attenutati: Gabriele è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali.
Le attenuanti concesse sono dovute all'assenza di precedenti penali, alle risultate del suo stato di servizio antecedente ai fatti in questione, alla sopraggiunta convinzione del suo comportamento erroneo e alla dichiarazione del suo pentimento.
"Una buona sentenza". Cosi, Cristiana Arru, l'avvocato di Gabriele ha commentato la sentenza del tribunale vaticano. Quanto all'appello, l'avvocato ha detto: "Valuteremo. Si è trattato di una sentenza equilibrata, dobbiamo leggere le motivazioni. Valuteremo tutte queste cose".
Dall'indagine istruttoria manca la prova di qualsiasi correità o complicità con Paolo Gabriele". Lo ha affermato il promotore di giustizia Nicola Picardi nel processo all'ex maggiordomo di Benedetto XVI. Picardi ha parlato di "persona suggestionabile", ma "la suggestione non è prova della presenza di complici".
Le attenuanti concesse sono dovute all'assenza di precedenti penali, alle risultate del suo stato di servizio antecedente ai fatti in questione, alla sopraggiunta convinzione del suo comportamento erroneo e alla dichiarazione del suo pentimento.
Dall'indagine istruttoria manca la prova di qualsiasi correità o complicità con Paolo Gabriele". Lo ha affermato il promotore di giustizia Nicola Picardi nel processo all'ex maggiordomo di Benedetto XVI. Picardi ha parlato di "persona suggestionabile", ma "la suggestione non è prova della presenza di complici".