PALERMO - Due pescherecci di Mazara del Vallo sono stati fermati intorno alle 13 da una motovedetta libica nel canale di Sicilia. Si tratta del "Daniela L" e del "Giulia PG". Lo rende noto l'on. Nicola Cristaldi, sindaco di Mazara del Vallo (TP). Le due imbarcazioni, scortate dai libici, sono dirette nel porto di Bengasi.
Il "Daniela L", che ha 195 tonnellate di stazza, e il "Giulia PG", 190 tonnellate, stavano facendo le battute di pesca in acque considerate internazionali ma non dai libici che sono intervenuti come altre volte bloccando i pescherecci e intimando di seguirli nel proto nordafricano. Sui due pescherecci vi sarebbero 14 persone tra italiani e tunisini.
Per fermare i due pescherecci mazaresi, i militari libici sulla motovedetta hanno sparato colpi di arma da fuoco. Lo dice il sindaco di Mazara del Vallo (Trapani) Nicola Cristaldi."E' stato fatto uso delle armi e questo è di gravità assoluta - dice Cristaldi - perché niente può giustificare azioni di tale portata. I segni dei colpi sono ben visibili sulle fiancate dei pescherecci. I natanti erano in acque internazionali anche se, come è noto, i libici ritengono quelle acque di loro pertinenza".
AMB.ITALIA, EQUIPAGGI STANNO BENE - Stanno bene gli equipaggi dei pescherecci di Mazara del Vallo sequestrati dalle autorità libiche e giunte a Bengasi in serata. Lo ha assicurato a Skytg24 l'ambasciatore italiano a Tripoli Giuseppe Buccino Grimaldi. "Ci siamo immediatamente attivati - ha detto - su istruzione del ministro degli esteri, a Tripoli con le autorità libiche e ovviamente a Bengasi, ora la cosa principale è fornite tutta l'assistenza possibile ai nostri connazionali e cercare di risolvere il caso nel più breve tempo possibile e poi ci sarà tempo per esaminare dettagli". L'ambasciatore ha ricordato il "caso simile" avvenuto nel giugno scorso e risolto rapidamente. "Procederemo - ha detto ancora - con contatti politici al massimo livello e con contatti a Bengasi, ci sarà ovviamente una procedura giudiziaria che seguiremo e, come nel giugno scorso, forniremo inoltre la massima assistenza psicologica, morale e materiale ai nostri equipaggi".
Il "Daniela L", che ha 195 tonnellate di stazza, e il "Giulia PG", 190 tonnellate, stavano facendo le battute di pesca in acque considerate internazionali ma non dai libici che sono intervenuti come altre volte bloccando i pescherecci e intimando di seguirli nel proto nordafricano. Sui due pescherecci vi sarebbero 14 persone tra italiani e tunisini.
Per fermare i due pescherecci mazaresi, i militari libici sulla motovedetta hanno sparato colpi di arma da fuoco. Lo dice il sindaco di Mazara del Vallo (Trapani) Nicola Cristaldi."E' stato fatto uso delle armi e questo è di gravità assoluta - dice Cristaldi - perché niente può giustificare azioni di tale portata. I segni dei colpi sono ben visibili sulle fiancate dei pescherecci. I natanti erano in acque internazionali anche se, come è noto, i libici ritengono quelle acque di loro pertinenza".
AMB.ITALIA, EQUIPAGGI STANNO BENE - Stanno bene gli equipaggi dei pescherecci di Mazara del Vallo sequestrati dalle autorità libiche e giunte a Bengasi in serata. Lo ha assicurato a Skytg24 l'ambasciatore italiano a Tripoli Giuseppe Buccino Grimaldi. "Ci siamo immediatamente attivati - ha detto - su istruzione del ministro degli esteri, a Tripoli con le autorità libiche e ovviamente a Bengasi, ora la cosa principale è fornite tutta l'assistenza possibile ai nostri connazionali e cercare di risolvere il caso nel più breve tempo possibile e poi ci sarà tempo per esaminare dettagli". L'ambasciatore ha ricordato il "caso simile" avvenuto nel giugno scorso e risolto rapidamente. "Procederemo - ha detto ancora - con contatti politici al massimo livello e con contatti a Bengasi, ci sarà ovviamente una procedura giudiziaria che seguiremo e, come nel giugno scorso, forniremo inoltre la massima assistenza psicologica, morale e materiale ai nostri equipaggi".