Il ct dell'Italia: "Ora sono molto meno ansioso. Ho visto voglia, determinazione e giusta mentalità". E sul match di martedì: “Chiellini non ha giocato nella sfida contro l'Armenia perché stanco dagli impegni di campionato. Potrebbe rientrare anche Balotelli, aspetto il via libera del medico"
“Dopo la partita di ieri sono molto meno ansioso. Ho visto voglia, determinazione e giusta mentalità. Un gol in più o in meno non cambia, ho visto una squadra in evoluzione”. È un Cesare Prandelli sereno e soddisfatto quello che si presenta in sala stampa a Coverciano all’indomani dell’1-3 di Yerevan contro l’Armenia che ha lanciato l’Italia in testa al Gruppo B di qualificazione mondiale con 7 punti.
“Il calcio è cambiato, anche una squadra come l’Armenia ha le sue individualità e può metterci in difficoltà. È una nazionale emergente, ha diversi elementi di valore di cui sentiremo parlare in futuro. Se qualcuno pensa che l’Italia vinca sempre a mani basse, non si va da nessuna parte. A parte la Spagna, inoltre, non ci pare ci siano squadre in Europa che possono dettare legge ogni partita”, spiega il ct azzurro.
“I miei giocatori e io abbiamo pensato di aver fatto una buona partita, invece leggendo i giornali stamattina mi è sembrato che fosse stata un’altra gara. La critica costruttiva è sempre bene accetta soprattutto se proviene da chi la gara l’ha vista dal campo – aggiunge Prandelli –. Abbiamo creato tante palle gol, l’avevamo preparata molto bene e sapevamo che potendo perdere palla rischiavamo qualche contropiede. Ma era l’atteggiamento giusto, non volevamo essere passivi come contro la Bulgaria quando abbiamo rischiato anche di più. Il perché della sostituzione di Pirlo? Cercavo più equilibrio”.
Sabato hanno segnato Pablo Daniel Osvaldo e Daniele De Rossi, due giocatori che Zdenek Zeman ha lasciato in panchina nell’ultima gara della Roma: “Io ho massimo rispetto per tutti e non voglio commentare questa cosa. Il gioco di Zeman ha tempi ben precisi e De Rossi può impararli. Se Zeman deve ringraziarmi? No, ogni tecnico ha il diritto di fare le proprie scelte”. L’allenatore 55enne ribadisce poi di avere sempre in mente una “squadra che deve cercare la qualità e che esalta i nostri giocatori. Non siamo una squadra da contropiedi lunghissimi”.
Guardando avanti, alla partita di martedì con la Danimarca a Milano, il tecnico di Orzinuovi annuncia il rilancio dal 1’ di Giorgio Chiellini: “Chiellini sarà certamente titolare contro la Danimarca. Non ha giocato nella sfida contro l’Armenia perché stanco dagli impegni di campionato”. Sulle condizioni fisiche di Balotelli: “Se il medico darà l’ok, farà un allenamento intenso, e poi valuteremo. Vediamo se è disponibile quantomeno fra i diciotto per martedì. Mentre eravamo in Armenia ha avuto forti colpi di tosse, faceva fatica a respirare, il suo non è stato certo un problema di voglia. Se starà bene oggi si allenerà”.
Anche Stephan El Shaarawy potrebbe giocare martedì: “Ha il vantaggio di sentire poco la pressione, ieri è entrato col piglio giusto, è riuscito ad andare al tiro e ha fatto quello che gli avevamo chiesto. Qualora dovessimo giocare con una punta esterna, lui sarebbe il favorito per il ruolo, ma ci sono tre allenamenti ancora da fare”.
In molti parlano infine di possibili pressioni di Juventus e Napoli a pochi giorni dal big match di Torino: “Non è mai capitato in due anni che un club si premettesse di sindacare sul minutaggio dei giocatori azzurri e non penso proprio che possa succedere ora. Qui siamo in Nazionale, i giocatori inizieranno a pensare a Juve-Napoli da mercoledì”.