Secondo Webber, lo spagnolo della Ferrari chiude terzo
11:11 - Il GP di Corea, quintultima prova del Mondiale di F1, ha segnato il sorpasso in classifica da parte di Sebastian Vettel su Fernando Alonso. Il tedesco della Red Bull ha dominato sulla pista di Yeongam, precedendo il compagno di squadra Mark Webber, secondo, e il ferrarista, terzo, che adesso è staccato di 6 punti dalla vetta. Ancora una buona gara di Felipe Massa, quarto. Male le McLaren: subito ko Button, solo 10° Hamilton.
Insomma, Vettel doveva vincere e balzare al comando della classifica e così è stato. Il due volte iridato, al 25° successo della carriera (come Clark e Lauda, settimo assoluto nella storia) ha fatto appieno il suo dovere, compresa una partenza perfetta, che lo ha portato al comando già alla prima curva. Da lì in poi è stata una cavalcata solitaria, mai realmente impensierito da Webber. L'australiano si è comportato da perfetto scudiero, tenendo dietro le Ferrari. Compito non proibitivo vista la superiorità mostrata in questa occasione dalle Red Bull, alla prima doppietta stagionale e al terzo successo di fila.
Il fatto è che allo stesso modo potrebbe andare anche nei prossimi GP e allora per Fernando, che ha perso 50 punti da Vettel nelle ultime sei gare, si farebbe dura. Lo spagnolo ha raccolto il massimo possibile. E' scattato alla grande allo spegnersi del semaforo e per poco non è riuscito a saltare anche Webber, dopo esserci riuscito con Hamilton. Poi ha provato a inventarsi qualcosa, ma non c'è stato nulla da fare. La "rossa", comunque, non parte già battuta anche perché Massa, ottimo quarto in scia al suo caposquadra (il che fa sorgere qualche dubbio sulle regolazioni della F2012 di Nando), ha dimostrato che la macchina potenzialmente c'è. Maranello, inoltre, si può consolare con il sorpasso ai danni della McLaren nella classifica costruttori. Per gli altri, invece, è stata notte fonda. Inesistenti le Mercedes, proprio la McLaren ha vissuto un'altra domenica nera. Jenson Button è stato subito messo fuori gara da Kobayashi, mentre a Hamilton ne sono capitate di tutti i colori. Prima un problema di carico aerodinamico, poi la terza sosta ai box e quindi un pezzo di erba sintetica infilatosi nella parte posteriore della sua vettura. Un peccato, perché l'inglese ha lottato come suo solito, anche per strappare qualche punticino alle Toro Rosso dei bravi Vergne e Ricciardo. Gara senza infamia e senza lode per Kimi Raikkonen, mentre l'altra Lotus, quella di sorvegliato speciale Romain Grosjean, è stata preceduta anche da Nico Hulkenberg (Force India).