New York, 5 nov. (TMNews):
Fonte: BresciaOggi.it
Negli Stati Uniti non si è ancora votato, ma sono già cominciate le prime dispute legali fra i partiti. Mentre a ventiquattro ore dal voto Barack Obama e Mitt Romney stanno ancora tentando di conquistare gli ultimi elettori indecisi negli stati in bilico, nel sud della Florida il partito democratico ha avviato ieri mattina la prima causa per estendere il voto anticipato. Il governo locale, controllato dai repubblicani, avrebbe infatti ridotto i giorni per votare in anticipo da 14 a 8 e molti elettori non sarebbero riusciti a votare in anticipo a causa delle lunghe file. In Ohio i funzionari del partito repubblicano si presenteranno oggi in tribunale per difendere una legge statale. In molti si aspettano grande confusione causata dai provisional ballots, i voti espressi da coloro che ritengono di avere il diritto di voto, ma la cui idoneità deve essere poi verificata. La legge prevede che i provisional ballots possono essere infatti contati solo 10 giorni dopo le elezioni. Queste prime schermaglie legali sono un anticipo di quello che potrebbe accadere a partire da mercoledì in almeno sei degli swing states, dove le elezioni si giocano su un pugno di voti. In questi stati è prevista infatti essere un'alta affluenza alle urne, che potrebbe creare problemi ai seggi e portare a riconteggi.
Fonte: BresciaOggi.it