I Rifiuti nel Mare

Sacchetti di plastica, mozziconi di sigaretta, lattine di birra, bottiglie di plastica. Li vedete sulla spiaggia e probabilmente resteranno lì a lungo oppure saranno trasportati dall’acquaverso un altro litorale, o forse mangiati da una foca o ancora si uniranno al continente-spazzatura che galleggia nel Pacifico. La plastica costituisce il 90% dei rifiuti nel mare e se ne va in giro per gli oceani. «La spazzatura non piove dal cielo, ma dalle mani degli uomini», ammonisce Sonya Besteiro, presidente del Programma di Conservazione delle Coste oceaniche (ICC).L’ICC è un movimento ambientalista internazionale che è stato capace di raccogliere 80 milioni di tonnellate di rifiuti dalle spiagge di 125 nazioni grazie al lavoro di 7,8 milioni di volontari. Il 25 settembre l’associazione compirà 25 anni. I rifiuti marini costituiscono un grave problema di inquinamento e il turismo ne è in parte responsabile. Se fate le vacanze al mare, assicurarvi che gli anelli di plastica delle lattine e i sacchetti finiscano in un cestino: ciò può salvare la vita di una foca. «Se vedete rifiuti abbandonati raccoglieteli» è l’invito della Besteiro per i vacanzieri.Ci sono accordi internazionali, regionali e locali per prevenire l’accumulo di rifiuti negli oceani.Ad esempio il MARPOL è stato firmato da 122 Paesi, ma gli sforzi non sono sufficienti. Quando i Paesi in via di sviluppo cominceranno a consumare come le nazioni occidentali il problema esploderà.Ma Besteiro è ottimista: «Il problema è risolvibile con l’educazione e la prevenzione. E cambiando le nostre abitudini».

La fauna marina intrappolata nei rifiuti

I volontari dell’ICC documentano ogni anno la loro attività. I dati del rapporto 2010 che forniscono sono una fonte di informazioni preziosa su quanto viene ritrovato in mare, sui percorsi dei rifiuti e sulle conseguenze per l’ambiente. Sono 267, secondo Greenpeace, le specie, fra cui molte a rischio di estinzione, che hanno sofferto perché molti individui sono rimasti intrappolati o hanno ingerito rifiuti che galleggiano. Fra questi: tartarughe, uccelli marini, foche, leoni marini, balene. Leoni marini e foche sono molto curiosi e perciò particolarmente a rischio.

La discarica di rifiuti più grande al mondo ha due volte le dimensioni degli Stati Uniti, si trova sul fondo dell'oceano Pacifico a circa 500 miglia marine dalla costa della California, e si estende dalle Hawaii al Giappone. E' una grande distesa di detriti di plastica, compresi palloni da calcio, kayak, blocchi e sacchetti, tenuti insieme dal ritmo vorticoso delle correnti sottomarine.A scoprirla è stato l'oceanografo americano Charles Moore, e a suo dire in mare fluttuano un centinaio di milioni di tonnellate di rifiuti. La sua paura è che se non si pensa sin d'ora a diminuire l'utilizzo della plastica, nel corso del prossimo decennio questa distesa di rifiuti potrebbe addirittura raddoppiare le sue dimensioni.Più di un milione di uccelli e centomila mammiferi marini muoiono ogni anno a causa dei rifiuti di plastica e... udite, udite... all'interno della stomaco di uccelli morti sono stati trovati siringhe, accendini espazzolini da denti... La spazzatura può essere pericolosa anche per l'uomo, perché piccoli pezzi di plastica in mare possono attirare sostanze antropiche chimiche che poi entrano a far parte nella catena alimentare.Marcus Eriksen, ricercatore presso il Marine Researc Foundation assieme a Moore, dice che "quello che va in mare va in questi animali e finisce come cena nel tuo piatto. E 'semplice." E ancora: "inizialmente la gente pensava si trattasse di un'isola di plastica su cui è possibile camminare".L'oceanografo Curtis Ebbesmeyer che si è occupato per ben 15 anni del problema, ha paragonato la spazzatura ad un grosso organismo vivente: "si contorce come un animale enorme senza guinzaglio e quando si avvicina a terra, come è avvenuto alleHawaii, le conseguenze sono molto gravi". La massa di rifiuti rigurgita pezzi di spazzatura che vanno alla deriva sulle spiagge formando tappeti di plastica. E a quanto pare ora, sul versante occidentale ed orientale delle mitiche isole Hawaii, quelle che hanno fatto da sfondo in tanti film alla sinuosa danza delle hawaiane, stazionano ampie distese di simile brodaglia...

Una foto , sta facendo il giro del web . Un paguro , anzichè nella conchiglia vuota di un gasteropode , è andato in un collo di bottiglia. L'immagine è comparsa pochi giorni fa sul sito Make me Mood. Eccola :

Interessante :-)