Violenze di Roma, indagato un poliziotto
Giallo dei lacrimogeni, il Racis: «Ordigno lanciato dall'esterno».
Roma: un momento degli scontri con le forze dell'ordine (14 novembre 2012).
La procura di Roma ha identificato e iscritto nel registro degli indagati un poliziotto autore di alcuni eccessi di violenza durante il corteo del 14 novembre. L'agente è ritratto in video e foto mentre manganella sul volto un ragazzo in terra.
L'INDAGINE CONTINUA.Secondo quanto si è appreso, il poliziotto apparterrebbe al commissariato Viminale e sarebbe stato identificato proprio attraverso foto e video. L'iscrizione nel registro degli indagati è previsto che venga formalizzata dopo la relazione della Digos sull'episodio.
Prosegue intanto l'attività della pm Luca Tescaroli per identificare altri responsabili di eccessi sia tra le forze dell'ordine che tra i manifestanti.
Sono state acquisite immagini già all'attenzione e visionate dalla Digos di Roma.
LACRIMOGENO DALL'ESTERNO?In merito al giallo dei lacrimogeni al ministero della Giustizia, la prima perizia dei carabinieri del Racis ha sostenuto che un solo ordigno sia arrivato dall'esterno e abbia «impattato sulla cornice» di una finestra «fratturandosi in tre parti».
«La gittata degli artifizi è dell'ordine di 100-150 metri, coincidente con il posizionamento delle Forze di polizia all'altezza di Ponte Garibaldi, come osservabile dal video acquisito», è spiegato nella relazione.
«È di tutta evidenza che la traiettoria ondeggiante può essere prodotta solo in fase di ricaduta e non in fase ascendente».
Giallo dei lacrimogeni, il Racis: «Ordigno lanciato dall'esterno».
Roma: un momento degli scontri con le forze dell'ordine (14 novembre 2012).
La procura di Roma ha identificato e iscritto nel registro degli indagati un poliziotto autore di alcuni eccessi di violenza durante il corteo del 14 novembre. L'agente è ritratto in video e foto mentre manganella sul volto un ragazzo in terra.
L'INDAGINE CONTINUA.Secondo quanto si è appreso, il poliziotto apparterrebbe al commissariato Viminale e sarebbe stato identificato proprio attraverso foto e video. L'iscrizione nel registro degli indagati è previsto che venga formalizzata dopo la relazione della Digos sull'episodio.
Prosegue intanto l'attività della pm Luca Tescaroli per identificare altri responsabili di eccessi sia tra le forze dell'ordine che tra i manifestanti.
Sono state acquisite immagini già all'attenzione e visionate dalla Digos di Roma.
LACRIMOGENO DALL'ESTERNO?In merito al giallo dei lacrimogeni al ministero della Giustizia, la prima perizia dei carabinieri del Racis ha sostenuto che un solo ordigno sia arrivato dall'esterno e abbia «impattato sulla cornice» di una finestra «fratturandosi in tre parti».
«La gittata degli artifizi è dell'ordine di 100-150 metri, coincidente con il posizionamento delle Forze di polizia all'altezza di Ponte Garibaldi, come osservabile dal video acquisito», è spiegato nella relazione.
«È di tutta evidenza che la traiettoria ondeggiante può essere prodotta solo in fase di ricaduta e non in fase ascendente».