NEW YORK - Una bambina di sei anni negli Stati Uniti è scampata all'annegamento in un lago aggrappandosi al cadavere di una donna, un'amica della madre alla quale era stata affidata e che l'aveva portata a guadare lo specchio d'acqua. La donna è morta in acqua per cause da accertare, ma il suo corpo ha continuato a galleggiare, permettendo alla piccola di salvarsi. La tragedia è avvenuta al lago di Gleneida, nello stato di New York. La morta, identificata come Pamela Kaner, 59 anni, era un'amica della madre della piccola. La bimba le era stata affidata dalla madre stessa, che doveva andare dal meccanico a far riparare l'auto.
Secondo il racconto della bambina alla polizia, le due stavano guadando il lago su un fondale basso, quando qualcosa è andato storto. Ancora non si sa se la donna abbia avuto un malore, oppure con la piccola si sia allontanata troppo. Sarà l'autopsia a stabilirlo. Il lago di Gleneida nel suo punto più profondo raggiunge quasi i 670 metri ed è tra i bacini idrici che rifornisce New York. E' proibito nuotarvi. Sono stati tre barcaioli i primi ad avvistare la bimba che gridava mentre era aggrappata ad un corpo galleggiante ad alcune centinaia di metri dalla riva. I soccorritori l'hanno portata a terra e hanno subito chiamato la polizia. Immediatamente è stata allertata anche una squadra di sommozzatori, che ha recuperato il cadavere della donna.
"E' davvero insolito che il cadavere non sia affondato - ha spiegato Michael Johnson, capo della polizia di Carmel -. Di solito il corpo riemerge a galla quando è in stato di decomposizione". Johnson ha anche aggiunto che donna e bambina non avrebbero dovuto essere lì. Di solito in quella parte di costa ci sono barche a remi, e i cartelli indicano che è proibito nuotare. La bambina si trova ora in ospedale per accertamenti. Non ha subito ferite.
Secondo il racconto della bambina alla polizia, le due stavano guadando il lago su un fondale basso, quando qualcosa è andato storto. Ancora non si sa se la donna abbia avuto un malore, oppure con la piccola si sia allontanata troppo. Sarà l'autopsia a stabilirlo. Il lago di Gleneida nel suo punto più profondo raggiunge quasi i 670 metri ed è tra i bacini idrici che rifornisce New York. E' proibito nuotarvi. Sono stati tre barcaioli i primi ad avvistare la bimba che gridava mentre era aggrappata ad un corpo galleggiante ad alcune centinaia di metri dalla riva. I soccorritori l'hanno portata a terra e hanno subito chiamato la polizia. Immediatamente è stata allertata anche una squadra di sommozzatori, che ha recuperato il cadavere della donna.
"E' davvero insolito che il cadavere non sia affondato - ha spiegato Michael Johnson, capo della polizia di Carmel -. Di solito il corpo riemerge a galla quando è in stato di decomposizione". Johnson ha anche aggiunto che donna e bambina non avrebbero dovuto essere lì. Di solito in quella parte di costa ci sono barche a remi, e i cartelli indicano che è proibito nuotare. La bambina si trova ora in ospedale per accertamenti. Non ha subito ferite.