Il robot che prepara i Big Mac è il sogno di ogni industria che opera nel settore del fast food. Grande è la tentazione di farla finita con i ragazzini pigri, lamentosi e sottopagati, costretti a fare un lavoro alienante in un ambiente insalubre.
Una startup di San Francisco – Momentum Machines – intende rivoluzionare il mercato con la sua “automated burger machine”, che dovrebbe dare il via alla prima catena di “smart restaurant” in cui l’intera cucina è affidata totalmente ai robot.
Momentum Machine scrive orgogliosamente nella sua homepage: “I nostri prototipi rimpiazzano le persone necessarie alla linea di cottura dei ristoranti. Fanno tutto quello che possono fare gli esseri umani, ma lo fanno meglio”.
Risparmiare denaro eliminando il personale non è sicuramente un concetto innovativo. E chiunque abbia mangiato in un fast food sa bene che sono ormai decadi che la presenza di esseri senzienti in cucina è totalmente indifferente.
Il robot di Momentum Machines promette di automatizzare l’intero processo di preparazione del panino, dalla cottura fino al packaging, per 360 panini all’ora in uno spazio di lavoro inferiore a quello richiesto da un dipendente. Il che significa: più panini, ma anche più posti a sedere per la clientela.
Momentum Machine scrive orgogliosamente nella sua homepage: “I nostri prototipi rimpiazzano le persone necessarie alla linea di cottura dei ristoranti. Fanno tutto quello che possono fare gli esseri umani, ma lo fanno meglio”.
Risparmiare denaro eliminando il personale non è sicuramente un concetto innovativo. E chiunque abbia mangiato in un fast food sa bene che sono ormai decadi che la presenza di esseri senzienti in cucina è totalmente indifferente.
Il robot di Momentum Machines promette di automatizzare l’intero processo di preparazione del panino, dalla cottura fino al packaging, per 360 panini all’ora in uno spazio di lavoro inferiore a quello richiesto da un dipendente. Il che significa: più panini, ma anche più posti a sedere per la clientela.