In casa Milan è tempo di calciomercato. E tra cessioni e nuovi arrivi cerca di fare chiarezza l'amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, ai microfoni di Milan Channel: "Farò il possibile per tenere Robinho, ma non ho la certezza - le sue parole - Pato? Sì, ci sono delle offerte, vedremo come finirà".
Poi, dopo aver chiuso a Chiriches ("Non è un nome sull'agenda), mette un veto anche a Drogba e Pastore: "Non è possibile arrivare a Didier - prosegue - e nemmeno a Pastore. Lo abbiamo chiesto al Psg ma non lo cedono".
Poi un retroscena su El Shaarawy: "Avevo paura che andasse in un'altra società. Intercettati Preziosi in un ristorante e firmammo. Abbiamo avuto il coraggio di investire, 5 milioni più metà di Merkel. Una cosa mi fece decidere di puntare su di lui, un’intervista che parlava di calcio e professava la sua fede milanista e la voglia di giocare nel Milan. El Shaarawy rappresenta il Milan, è in linea con quello che rappresenta il presidente e la società. Rappresenta il futuro. Se fosse rimasto uno tra Ibra e Cassano il ragazzo non sarebbe esploso. Antonio giocava nella sua posizione, Ibra è un cannibale e si mangiava Stephan. Ora è esploso perchè gli abbiamo creato lo spazio, ha fatto 20 gol fino ad ora".
Poi su Van Bommel: "Lo sento spesso al telefono. E’ andato via perchè i suoi bambini volevano tornare a casa. Un po’ come fece Stam. Se non avessimo preso Van Bommel difficilmente avremmo vinto lo scudetto. Quall’anno Pirlo non c’era per infortunio, non lo abbiamo mai avuto. A gennaio ebbi l’intuizione di prendere Van Bommel, chiamai Rummenigge perchè sapevo che poteva partire gratis. Prese il comando del centrocampo e credo che abbia messo il suo bel mattoncino sullo scudetto. Ibra mi può contattare a breve? Mi fa molto piacere".
calciomercato.com
Poi, dopo aver chiuso a Chiriches ("Non è un nome sull'agenda), mette un veto anche a Drogba e Pastore: "Non è possibile arrivare a Didier - prosegue - e nemmeno a Pastore. Lo abbiamo chiesto al Psg ma non lo cedono".
Poi un retroscena su El Shaarawy: "Avevo paura che andasse in un'altra società. Intercettati Preziosi in un ristorante e firmammo. Abbiamo avuto il coraggio di investire, 5 milioni più metà di Merkel. Una cosa mi fece decidere di puntare su di lui, un’intervista che parlava di calcio e professava la sua fede milanista e la voglia di giocare nel Milan. El Shaarawy rappresenta il Milan, è in linea con quello che rappresenta il presidente e la società. Rappresenta il futuro. Se fosse rimasto uno tra Ibra e Cassano il ragazzo non sarebbe esploso. Antonio giocava nella sua posizione, Ibra è un cannibale e si mangiava Stephan. Ora è esploso perchè gli abbiamo creato lo spazio, ha fatto 20 gol fino ad ora".
Poi su Van Bommel: "Lo sento spesso al telefono. E’ andato via perchè i suoi bambini volevano tornare a casa. Un po’ come fece Stam. Se non avessimo preso Van Bommel difficilmente avremmo vinto lo scudetto. Quall’anno Pirlo non c’era per infortunio, non lo abbiamo mai avuto. A gennaio ebbi l’intuizione di prendere Van Bommel, chiamai Rummenigge perchè sapevo che poteva partire gratis. Prese il comando del centrocampo e credo che abbia messo il suo bel mattoncino sullo scudetto. Ibra mi può contattare a breve? Mi fa molto piacere".
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