I consumatori: «Tasche vuote, budget dimezzato a 224 euro»
VENEZIA — E’ stato ufficializzato il calendario dei saldi invernali, che in Veneto (come nel resto d’Italia, fatta eccezione per Campania, Basilicata e Sicilia che partono il 2 gennaio) inizieranno sabato 5 gennaio. Per chiudersi il 28 febbraio. Ma se negli ultimi anni rappresentavano una buona occasione per le famiglie, in difficoltà per la crisi a comprare a prezzo pieno, stavolta tasse, Imu e rincari tariffari hanno svuotato in anticipo molte tasche. Perciò il budget, secondo il Codacons, scende a 224 euro a nucleo, contro i 450 del 2009. Inoltre, aggiunge l’associazione a difesa dei consumatori, sempre in confronto al 2009 solo il 40% delle famiglie potrà permettersi qualche acquisto (il 15% in meno rispetto allo scorso anno). A togliere ulteriormente appeal alle occasioni di fine stagione contribuisce il fatto che offerte e vendite promozionali avevano imperversato già tra ottobre e novembre, per tornare subito dopo Natale.
I grandi store, come Coin, Rinascente e Auchan, dal 27 dicembre hanno lanciato ribassi per i possessori di tessere fedeltà, mentre le catene prongono i «tre per due», il «tutto a», buoni sconto inviati per e-mail o sms ai clienti abituali, con l’obiettivo di intercettare per primi la debole capacità di spesa. «Da settimane i clienti affezionati ricevono mail, telefonate, sms e messaggi sulle bacheche Facebook per ribassi non ancora dichiarati in vetrina», conferma l’Adiconsum. E i vigili sono in agguato, per multare chi non rispetta la legge, che 30 giorni prima e 30 dopo i saldi vieta altre forme di promozioni. A Padova sono già stati elevati diversi verbali: i «furbi» rischiano una sanzione tra mille e 3 mila euro più, se recidivi, un periodo di chiusura.
Corriere del Veneto