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Recensione - Crimson Shroud

Crimson Shroud mi ha ricordato dei bei tempi in cui gli RPG erano fatti di scelte, di design azzardati. Mi ha ricordato di epoche in cui Chrono Trigger e Final Fantasy condividevano gli scaffali con le bizzarie di SaGa Frontier. In questa triste era moderna in cui i giochi di ruolo sono divenuti timido prodotto di nicchia, è bello imbattersi in Crimson Shroud e vedere come un titolo possa scrollarsi di dosso tutti gli stereotipi del genere presentando contenuti rischiosi ed originali.

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Crimson Shroud è il nuovo lavoro di Yasumi Matsuno, papà di titoli quali Final Fantasy Tactics, Vagrant Story, Tactics Ogre e Mad World. Teoricamente, la recensione potrebbe finire qui, con un tassativo 10, un conclamante “must buy”. Ma vale la pena approfondire, scavare un pò di più in quel che questo gioco offre, non solo come RPG estremamente particolare, ma anche come parte della collection Guild-01, di cui fan parte anche il simpatico Aeroporter e Liberation Maiden. Disponibile su eShop per soli €7,99, Crimson Shroud si presenta come un mini-RPG, .una piccola avventura con una grande personalità. Questo piccolo capolavoro non è la solita simulazione di un mondo fantasy, ma piuttosto la simulazione di un gioco da tavolo che simula un mondo fantasy. Confusi? Per metterla in modo più semplice, Crimson Shroud è fondamentalmente una campagna di Dungeons and Dragons (seconda edizione!) per un giocatore. Ci si muove su una mappa disegnata a mano su un tabellone, e piuttosto che affidare la descrizione del mondo di gioco alla telecamera e al motore grafico, sarà la solenne verbosità del “game master” a descrivere attraverso fiumi di parole ogni location, ogni mostro, e ogni sensazione provata dagli immobili protagonisti del gioco, piccole miniature simili a quelle utilizzate in boardgame quali lo storico Hero Quest. L’atmosfera del gioco è resa magistralmente. Le schermate statiche e la costante immobilità del titolo provocano una sensazione estraniante e l’attenzione per le luci e l’incredibile stile narrativo (Matsuno è uno dei migliori sceneggiatori in circolazione, ed il gioco è stato tradotto in inglese da Alexander O. Smith, il migliore traduttore fantasy in assoluto) benedicono Crimson Shroud con una sorta di teatralità solenne che è possibile trovare solo in quei titoli in cui il talento di Matsuno, Smith e del talentuoso compositore Hitoshi Sakimoto si fondono alla perfezione. La trama di Crimson Shroud, lo diciamo sin da subito, vi stenderà al suolo come un pugno ben assestato in mezzo agli occhi — e che finale, ragazzi! Immediatamente introdotta da un complesso gioco di flashback, la storia narra fondamentalmente le (dis)avventure di una compagnia di mercenari, o “chaser”, impegnati in una misteriosa missione segreta che sembra essere collegata alla presenza di tutte le forze magiche del mondo. Il gameplay è estremamente semplice. Si seleziona un’area da esplorare dalla mappa sul touch screen, se ne legge la descrizione e si decide se interagire con il suo contenuto, che si tratti di uno scrigno da aprire o di un gruppetto di goblin da attaccare di sorpresa.

Re: Recensione - Crimson Shroud

Non mi piace molto

Re: Recensione - Crimson Shroud

brutto

Re: Recensione - Crimson Shroud

Bleah!
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