E' la piccola storia di un gabbiano, triste, tristissimo, passava la sua giornata stando su un muro, e guardava gli altri gabbiani che volavano… desiderava farlo anche lui, ma aveva pauraOgni volta che ci aveva provato, erano stati voli brevi e assai dolorosi aveva dunque deciso di stare lassù, fermo e godere del volo degli altri gabbiani…
Un giorno, era una giornata particolarmente nuvolosa, una di quelle giornate che seguiva a un periodo di temporali, piogge incessanti; quel giorno, si posò vicino a lui un altro gabbiano… lui non le diede molta importanza, era abituato ai gabbiani che si posavano vicino a lui, al solito si posavano … tanti elogi…e poi scomparivano, senza lasciare un ricordo, un emozione… lasciando però un dolore… Ma questo gabbiano appariva diverso dagli altri, capiva senza bisogno di ascoltare, regalava senza chiedere, e allo stesso modo riceveva senza che nulla gli fosse chiesto… Un giorno gli chiese di volare, lui non voleva, ma il gabbiano insisteva, giorno dopo giorno… Poi, si avvicinò a lui, poggiò la testolina sul suo collo... lui si gonfiò tutto… Con il pensiero lui gli chiese: ma non mi lascerai mai? Lei gli promise che se quel giorno fosse arrivato, gli avrebbe spiegato, gli avrebbe fatto capire…e lui avrebbe capito… Lui si fidò come non si era mai fidato…aprì il suo cuore...e spiccarono il volo… Furono dei giorni bellissimi…lui sorrideva a se stesso, a lei, agli altri gabbiani… Lei lo portò nei mari calmi, dove lui per la prima volta in vita sua poté specchiarsi,….si vide bellissimo…pulito…era lui, in tutta la sua semplicità di essere…Passarono i giorni, i giorni formarono le settimane…e poi passarono i mesi Sotto il sole, le nuvole, la pioggia, erano assieme...volavano, sopra tutto e tutti, si aiutavano… Un giorno mentre volavano, molto in alto, il gabbiano, così come era arrivato svanì… Lui si trovò solo, proprio mentre volava contro un muro bianco… Era disorientato, non capiva quel gabbiano che alla fine aveva avuto il solo pregio di raccontare tante belle parole, non capiva il comportamento di quel gabbiano che alla fine, si era comportato come gli altri, senza mantenere la parola data…. Ma quando il dolore lasciò un pochino di spazio alla ragione, si rese conto di una cosa: non poteva essere più solo, l’altro gabbiano l’aveva condotto nei mari calmi, dove si era specchiato, dove si era visto… E mentre volava assieme agli altri gabbiani guardava il dono che gli aveva lasciato l’altro gabbiano: Se Stesso. Tratto da una storia vera. =')
Un giorno, era una giornata particolarmente nuvolosa, una di quelle giornate che seguiva a un periodo di temporali, piogge incessanti; quel giorno, si posò vicino a lui un altro gabbiano… lui non le diede molta importanza, era abituato ai gabbiani che si posavano vicino a lui, al solito si posavano … tanti elogi…e poi scomparivano, senza lasciare un ricordo, un emozione… lasciando però un dolore… Ma questo gabbiano appariva diverso dagli altri, capiva senza bisogno di ascoltare, regalava senza chiedere, e allo stesso modo riceveva senza che nulla gli fosse chiesto… Un giorno gli chiese di volare, lui non voleva, ma il gabbiano insisteva, giorno dopo giorno… Poi, si avvicinò a lui, poggiò la testolina sul suo collo... lui si gonfiò tutto… Con il pensiero lui gli chiese: ma non mi lascerai mai? Lei gli promise che se quel giorno fosse arrivato, gli avrebbe spiegato, gli avrebbe fatto capire…e lui avrebbe capito… Lui si fidò come non si era mai fidato…aprì il suo cuore...e spiccarono il volo… Furono dei giorni bellissimi…lui sorrideva a se stesso, a lei, agli altri gabbiani… Lei lo portò nei mari calmi, dove lui per la prima volta in vita sua poté specchiarsi,….si vide bellissimo…pulito…era lui, in tutta la sua semplicità di essere…Passarono i giorni, i giorni formarono le settimane…e poi passarono i mesi Sotto il sole, le nuvole, la pioggia, erano assieme...volavano, sopra tutto e tutti, si aiutavano… Un giorno mentre volavano, molto in alto, il gabbiano, così come era arrivato svanì… Lui si trovò solo, proprio mentre volava contro un muro bianco… Era disorientato, non capiva quel gabbiano che alla fine aveva avuto il solo pregio di raccontare tante belle parole, non capiva il comportamento di quel gabbiano che alla fine, si era comportato come gli altri, senza mantenere la parola data…. Ma quando il dolore lasciò un pochino di spazio alla ragione, si rese conto di una cosa: non poteva essere più solo, l’altro gabbiano l’aveva condotto nei mari calmi, dove si era specchiato, dove si era visto… E mentre volava assieme agli altri gabbiani guardava il dono che gli aveva lasciato l’altro gabbiano: Se Stesso. Tratto da una storia vera. =')