Sedici feriti. La polizia spara lacrimogeni sulla folla. Le proteste contro Morsi e i Fratelli musulmani
I sostenitori dell'opposizione egiziana si sono radunati in piazza Tahrir al Cairo per commemorare il secondo anniversario delle rivolte del 25 gennaio, che portarono al crollo del regime del presidente Hosni Mubarak. I dimostranti, legati a gruppi liberali e laici, vogliono sfruttare l'anniversario per mettere pressione sul presidente Mohammed Morsi e sul suo partito, i Fratelli musulmani.
Centinaia di giovani si sono scontrati con la polizia egiziana e in 16 sono rimasti feriti. Ed è ricominciato il lancio di lacrimogeni contro i manifestanti che stanno tentando di assaltare uno dei muri di cemento eretti tempo fa nei pressi di piazza Tahrir per impedire ai manifestanti di avvicinarsi al ministero dell'Interno. I manifestanti lanciano sassi oltre il muro e le forze dell'ordine rispondono con lacrimogeni. Sul grande viale di accesso a piazza Tahrir, dove in nottata sono proseguiti tafferugli, le forze dell'ordine hanno ricostruito la barriera di cemento che continua a sbarrare la grande arteria e hanno dispiegato centinaia di agenti in assetto antisommossa e di blindati. È stato eretto anche un muro in blocchi di cemento per bloccare l'accesso della strada che passa accanto al Parlamento.
Molti laici e liberali accusano gli islamisti di volere monopolizzare il potere e vogliono costringere Morsi a modificare la nuova Costituzione. I Fratelli musulmani e altri gruppi islamici hanno annunciato che non scenderanno in strada per evitare scontri. Giovedì decine di dimostranti erano rimasti feriti durante disordini con la polizia nei pressi della sede del Parlamento al Cairo.
Centinaia di giovani si sono scontrati con la polizia egiziana e in 16 sono rimasti feriti. Ed è ricominciato il lancio di lacrimogeni contro i manifestanti che stanno tentando di assaltare uno dei muri di cemento eretti tempo fa nei pressi di piazza Tahrir per impedire ai manifestanti di avvicinarsi al ministero dell'Interno. I manifestanti lanciano sassi oltre il muro e le forze dell'ordine rispondono con lacrimogeni. Sul grande viale di accesso a piazza Tahrir, dove in nottata sono proseguiti tafferugli, le forze dell'ordine hanno ricostruito la barriera di cemento che continua a sbarrare la grande arteria e hanno dispiegato centinaia di agenti in assetto antisommossa e di blindati. È stato eretto anche un muro in blocchi di cemento per bloccare l'accesso della strada che passa accanto al Parlamento.
Molti laici e liberali accusano gli islamisti di volere monopolizzare il potere e vogliono costringere Morsi a modificare la nuova Costituzione. I Fratelli musulmani e altri gruppi islamici hanno annunciato che non scenderanno in strada per evitare scontri. Giovedì decine di dimostranti erano rimasti feriti durante disordini con la polizia nei pressi della sede del Parlamento al Cairo.