Tra i suoi cavalli di battaglia il Movimento 5 Stelle ha posto i tagli alla politica. Per questo i parlamentari di Grillo (che si chiameranno “cittadini” e non onorevoli) hanno promesso che si autoridurranno lo stipendio. Vero. Ma anche con questi tagli percepiranno comunque una cifra considerevole.
Perchè se è vero che daranno una bella sforbiciata allo stipendio vero e proprio, è altrettanto vero che percepiranno tutte le altre prebende.
Oggi un deputato semplice percepisce 10435 euro di indennità lorda che ridotta al netto fa 5000 euro. A questi si aggiungono 3503 euro di diaria (che si decurta a secondo delle presenze in aula e nelle commissioni), 3690 euro che vengono invece destinati per il rimborso spese per esercitare il mandato (di cui il cinquanta per cento viene assegnato forfettariamente, mentre l’altro cinquanta dopo aver presentato le note spese).
A questi si aggiungono la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed area sul territorio nazionale oltre a 3323 euro a trimestre per percorrere la distanza che separa l’aeroporto di Roma Fiumicino a Montecitorio. Attenzione, qualora il deputato risiedesse a più di cento chilometri dall’aeroporto più vicino l’importo sale a 3995 euro.
Poi ci sarebbero le spese telefoniche: 3098 euro all’anno.
Il M5S ha già fatto sapere che d’indennità percepirà soltanto 5000 euro lorde. La differenza rispetto ai loro colleghi di altri partiti sarà circa di 2000 euro.
Per tutto il resto rimane la diaria quindi (3503 euro), il rimborso spese (3690 euro), la libera circolazione e le spese di trasporto (3323 euro a trimestre) oltre alle spese telefoniche. Insomma la cifra è circa 10 mila euro netti a cui possono aggiungersi indennità di funzione, qualora i deputati di Beppe Grillo dovessero ricoprire cariche all’interno dell’assemblea.
Naturalmente potranno anche rinunciarvi. Staremo a vedere.
Perchè se è vero che daranno una bella sforbiciata allo stipendio vero e proprio, è altrettanto vero che percepiranno tutte le altre prebende.
Oggi un deputato semplice percepisce 10435 euro di indennità lorda che ridotta al netto fa 5000 euro. A questi si aggiungono 3503 euro di diaria (che si decurta a secondo delle presenze in aula e nelle commissioni), 3690 euro che vengono invece destinati per il rimborso spese per esercitare il mandato (di cui il cinquanta per cento viene assegnato forfettariamente, mentre l’altro cinquanta dopo aver presentato le note spese).
A questi si aggiungono la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed area sul territorio nazionale oltre a 3323 euro a trimestre per percorrere la distanza che separa l’aeroporto di Roma Fiumicino a Montecitorio. Attenzione, qualora il deputato risiedesse a più di cento chilometri dall’aeroporto più vicino l’importo sale a 3995 euro.
Poi ci sarebbero le spese telefoniche: 3098 euro all’anno.
Il M5S ha già fatto sapere che d’indennità percepirà soltanto 5000 euro lorde. La differenza rispetto ai loro colleghi di altri partiti sarà circa di 2000 euro.
Per tutto il resto rimane la diaria quindi (3503 euro), il rimborso spese (3690 euro), la libera circolazione e le spese di trasporto (3323 euro a trimestre) oltre alle spese telefoniche. Insomma la cifra è circa 10 mila euro netti a cui possono aggiungersi indennità di funzione, qualora i deputati di Beppe Grillo dovessero ricoprire cariche all’interno dell’assemblea.
Naturalmente potranno anche rinunciarvi. Staremo a vedere.